TORINO - Duemila miliardi
di lire, e anche più, per potenziare entro il 2005 il sistema di
trasporto ferroviario piemontese: questo sta scritto sul protocollo d'intesa
tra Ministero dei Trasporti, Regione Piemonte e Ferrovie dello Stato, presentato
ufficialmente dal vicepresidente e assessore regionale ai Trasporti, William
Casoni, dal direttore compartimentale Movimento Piemonte e Valle d'Aosta
della Divisione Infrastruttura delle FS, Lorenzo Levrieri, dal direttore
compartimentale Infrastruttu-ra Piemonte e Valle d'Aosta della Divisione
Infrastruttura delle FS, Giacomo Palmeri, e dal direttore del Trasporto
regionale di Trenitalia, Giovanni Cassola.
Entusiasta il commento
di Casoni. "Si tratta di un risultato storico per il Piemonte - ha dichiarato
-, in quanto consentirà alle linee ferroviarie regionali di recuperare
buona parte del ritardo accumulato nel corso degli anni in tema di qualità
del servizio e contribuirà a mettere le nostre infrastrutture alla
pari con quelle delle Regioni europee confinanti. Inoltre, rispondiamo
in maniera che ritengo soddisfacente alle esigenze ultimamente espresse
dalla popolazione. Rendere più fruibile il trasporto su rotaia permetterà
di diminuire l'intasamento e la congestione delle strade, salvaguardando
quindi l'ambiente, la tutela della salute e il contenimento dei consumi
energetici".
Il protocollo siglato
è suddiviso in due parti, contenenti gli interventi già finanziati
e quelli da finanziare. Nella prima parte sono inseriti i seguenti interventi:
lo studio di fattibilità del nuovo collegamento di Gronda Nord di
Torino e del tratto in direzione Bussoleno (2,5 miliardi); lo studio di
fattibilità del potenziamento della Tortona-Voghera (500 milioni);
il potenziamento della linea storica Torino-Modane, in modo da sopportare
i volumi di traffico previsti fino all'inaugurazione della nuova linea
ad alta capacità (150 miliardi); il potenziamento del corridoio
Nord-Sud, ovvero elettrificazione della Novara-Sempione e adeguamento delle
gallerie al trasporto di camion, in esercizio dal 10 giugno 2001 (250 miliardi)
e variante di Gozzano (50 miliardi, di cui 20 a carico di Regione, Provincia
di Novara e Comune); il piano regolatore del nodo di Novara (95 miliardi),
che consentirà anche i lavori della tratta ad alta capacità
Torino-Novara-Malpensa; il ripristino della Cuneo-Mondovì entro
il 2002, con la costruzione del ponte crollato dopo l'alluvione del 1996
(6 miliardi).
Nella seconda sono
invece inseriti: il quadruplicamento del tratto Torino Dora-Torino Stura
(obiettivo prioritario, in quanto indispensabile per la funzionalità
dell'intero passante ferroviario); la realizzazione della Gronda Nord di
Torino, ovvero il collegamento tra la Torino-Modane in località
Avigliana/Alpignano e la nuova linea ad alta capacità Torino-Milano
in località Settimo/Chivasso, che costituisce la fase prioritaria
di accesso al futuro tunnel di base della Torino-Lione e consentirà
ai treni merci diretti oltre Torino di evitare il transito nel passante;
il potenziamento delle linee Tortona-Voghera, Torino-Alessandria-Arquata
e Castelrosso-Casale Monferrato-Alessandria; l'ammodernamento della Novi-Tortona
e dei tratti Chivasso-Ivrea della Chivasso-Aosta, Sangone-Pinerolo della
Torino-Pinerolo, Madonna dell'Olmo-Fossano della Fossano-Cuneo.
"L'intesa - ha aggiunto
Casoni - porterà anche a un significativo miglioramento del materiale
rotabile. Da oggi al 2005 entreranno in esercizio 5 nuovi Pendolini diesel,
7 nuove locomotive diesel, 8 vetture con semipilota e 85 carrozze soggette
a riclassamento e restyling. Altrettanto materiale sarà immesso
in circolazione tra il 2005 e il 2008".
Regione e Ferrovie
hanno infine annunciato che è in fase di avanzata stesura il nuovo
contratto di servizio per la gestione delle linee regionali, che obbligherà
tra l'altro l'azienda a pagare forti multe in caso di ritardi dei treni
e scarsa pulizia delle vetture.
In questo clima vagamente
euforico hanno trovato motivi di soddisfazione anche i sindaci canavesani
che hanno incontrato Casoni lo scorso giovedì: dall'assessore regionale
si sono sentiti spiegare in maggiore dettaglio che cosa significa quell'"ammodernamento
del tratto Chivasso-Ivrea della linea Chivasso-Aosta" di cui si scrive
poco sopra, e cioè raddoppio dei binari per facilitare il collegamento
con il capoluogo (bisogna sempre ringraziare le Olimpiadi...), potenziamento
del servizio e, a Caluso, la realizzazione di un nodo per lo scambio intermodale
tra ferrovia e trasporto su gomma. Con Casoni, poi, si è parlato
ancora della questione delle stazioni impresidiate e della destinazione
delle strutture: anche in questo caso, diversi degli amministratori comunali
presenti si sono dichiarati ottimisti e fiduciosi nella possibilità
di trovare una soluzione soddisfacente tranto per Trenitalia, quanto per
le pubbliche amministrazioni e i cittadini.