Desidero rinnovare l’invito,
che ho già rivolto nella mia lettera pubblicata sul Risveglio del
16 febbraio scorso, a vivere con grande attenzione ed impegno il cammino
dei quaranta giorni che ci introducono nella celebrazione annuale della
Pasqua.
Non ci deve turbare
più di tanto il proseguimento dei vari carnevali in diversi paesi,
d’altra parte già da molto tempo viviamo come cristiani immersi
in un contesto secolarizzato, che non può certo impedirci di impegnarci
in un particolare itinerario di conversione. Questo dev’essere anzitutto
interiore, per non cadere nell’ipocrisia e nell’illusione, ma dev’essere
sostenuto da segni concreti, da tempi e spazi opportunamente preparati,
per non restare soffocato dagli impegni quotidiani sempre assillanti.
Perciò ritengo
utile richiamare quanto la sapiente tradizione della Chiesa ci propone
per un cammino quaresimale fruttuoso.
Riguardo al cibo: digiuno
nel primo giorno di Quaresima e al Venerdì Santo, consigliato anche
al Sabato Santo fino alla Veglia Pasquale, e certamente non proibito ma
invece utile in altri giorni della Quaresima. Astinenza dalle carni e da
altri cibi e bevande ricercati e costosi ogni venerdì di Quaresima,
ma utile anche in altri giorni.
Condivisione dei beni:
è uno dei motivi per cui siamo invitati a ridurre i consumi di cibo
e di altro, per avere qualcosa in più da condividere con i poveri.
Oltre alle mille occasioni di condivisione che ognuno di noi può
trovare, come diocesi siamo invitati a convergere nella Quaresima di fraternità,
a favore delle missioni diocesane, come segno comune del nostro impegno
quaresimale.
Nella mia lettera per
la Quaresima ho suggerito un piccolo gesto quotidiano per ricordarci di
questo impegno: un piatto vuoto accanto al nostro, sulla mensa di ogni
giorno.
Ascolto della Parola
di Dio e Preghiera: preparati da una maggior libertà nei confronti
del nostro egoismo e delle diverse dipendenze fisiche o psicologiche che
ci appesantiscono, possiamo aprirci meglio al dialogo con il Signore, anzitutto
mettendoci in ascolto della sua Parola, che come luce e fuoco entra in
noi e ci trasforma. Ricordo allora i Gruppi del Vangelo, la Via Crucis
(da affidare ai laici nelle parrocchie dove non può essere sempre
presente il parroco), la preghiera dei Salmi specialmente a Lodi e a Vespro,
sia prima della Messa sia quando non c’è la Messa.
Se conversione è
ritorno al Padre, proviamo a dedicare più attenzione alla preghiera
che ci ha insegnato Gesù, che spesso ripetiamo in modo così
veloce e meccanico...
In questo tempo quaresimale
incontreremo le figure di S. Giuseppe e della Vergine Annunziata, che con
il loro sì detto senza riserve al Signore ci indicano la direzione
e la finalità di ogni cammino spirituale. La loro preghiera ci accompagni
e ci sostenga ogni giorno fino alla pienezza della gioia pasquale..
+arrigo miglio