La richiesta di perdono da parte di Giovanni
Paolo II per i peccati storici della Chiesa è un fatto sul quale
vale la pena riflettere. Alcune critiche possono essere fondate: l'enfasi
data all'avvenimento, le reticenze,… Sarebbe però un errore fermarsi
a questi limiti. Il gesto del Papa mi pare infatti importante e gravido
di conseguenze. E' in primo luogo una presa di coscienza del carattere
anche umano della chiesa che vive nella storia. Lo Spirito si inserisce
in questa realtà ma non la elimina. In secondo luogo nasce la necessità
di interrogarsi continuamente sulla fedeltà al messaggio cristiano.
Nessuno nelle comunità cristiane, a partire da chi ha autorità,
può pretendere di essere esente dal peccato. E questo interrogarsi
comprende anche la ricerca della presenza dello Spirito in altre realtà
storiche. Infine la chiesa è chiamata ad essere umile. Consapevole
dei doni ricevuti ma anche delle proprie debolezze passate, ma anche presenti
e future. Con la coscienza che nella storia mai avremo una chiesa perfetta.
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