Il tasso di litigiosità fra le forze politiche è sempre
alto. Una litigiosità spesso pretestuosa. Forse però stanno
nascendo proposte che in qualche modo costringeranno ad un confronto su
obiettivi concreti.
LA CRIMINALITA'
E' scoppiata l'emergenza criminalità. Quale è l'atteggiamento
verso questo problema? Non è una domanda oziosa, perché l'emergere
della criminalità può dipendere da due cause. Una, ideologica
e soggettiva, dipende dall'accentuazione della visibilità del problema.
L'altra, oggettiva, è legata ad un aumento del tasso dei fatti criminosi.
L'emergenza attuale in Italia sembra dipendere più dalla prima causa
e, per questo, è pericolosa. Infatti favorisce sentimenti xenofobi
e razzisti (l'immigrazione è importazione di delinquenza) e anche
liberticidi verso la popolazione carceraria. E' vero che il cittadino va
rassicurato e che la sicurezza è un bene. Però lo stato carcerario
- soprattutto verso i deboli: nessuno invoca meno garanzie per i processi
con imputati "eccellenti" - è una sconfitta per la civiltà
e la democrazia. Ed è grave che un governo di centro-sinistra insegua
le destre su questi temi.
OBIETTIVI DEL GOVERNO
Il governo sta per proporre una serie di provvedimenti e di obiettivi
intorno ai quali c'è da sperare si apra un vero dibattito politico.
Un calo della pressione fiscale, soprattutto sulle famiglie. Interventi
per l'occupazione, sostenendo forme di flessibilità (lavoro part
time, contratti a termine, ecc.). Dopo la Finanziaria una discussione sullo
Stato sociale. Al di là delle valutazioni sul contenuto delle proposte
e degli obiettivi ci troviamo di fronte ad una piattaforma intorno alla
quale discutere. E questo è un bene.
ALCUNE DOMANDE
E' evidente che questi intendimenti facciano nascere domande anche
in chi commenta i fatti politici. Va valutato in modo positivo un calo
della pressione fiscale sulle famiglie che può liberare energie.
Altre sono le questioni che si pongono. La prima riguarda il senso della
riforma dello stato sociale. Questo non è un insieme di misure per
difendere i deboli, ma il riconoscimento dei diritti che definiscono il
cittadino. Si era giunti a dare un contenuto, e cioè la salute,
la casa, l'istruzione, il lavoro. Con la globalizzazione sarebbe stato
logico attendersi un allargamento dei diritti (agli stranieri, per esempio).
Ma la globalizzazione tocca i capitali, non le persone. La seconda domanda
concerne le prospettive della politica economica. Se essa rimane definita
in termini nazionali fallisce. Può essere efficace solo se è
concordata in termini europei. Anche il governo D'Alema sembra non cogliere
questa ovvietà.
LEO VALIANI
Anche Leo Valiani è morto. Figura nobile, laico coerente, partecipe
attivo nella costruzione di questa repubblica democratica e, perciò,
antifascista. Molti hanno esaltata la sua personalità, la sua coerenza.
Ma hanno passato sotto silenzio l'antifascismo. Non è un buon modo
di ricordare.
beppe scapino
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