IVREA - 2 MILIARDI E 200 MILIONI PER IL PRIMO LOTTO DI LAVORI
Museo d'architettura en plein air
IVREA - La nostra città disporrà di un museo a
cielo aperto delle architetture moderne. Si tratta di un percorso con sette
stazioni che illustrano il ricco patrimonio architettonico di Ivrea. Primo
esempio in Italia, ed uno dei pochi in Europa, il progetto è stato
presentato alla stampa la settimana scorsa dagli assessori alla Cultura
Ottavia Mermoz, all'Urbanistica Alberto Redolfi e dal coordinatore l'architetto
Enrico Giacobelli.
Nato con la precedente amministrazione, all'interno
di un disegno più ampio denominato "Officine Culturali Ico'', il
museo è oggi in via di definizione. Sono già stati, infatti,
aggiudicati i lavori che si concluderanno entro il 2000. Il costo dell'operazione,
2 miliardi e 200 milioni, per il 50% è finanziato dalla Cee. "Scaturito
dal censimento edilizio di pregio della città che va dagli Anni
Venti ai primi Anni Ottanta - hanno spiegato gli assessori - crediamo che
tale ricchezza, disposta in un adeguato ed invitante contesto, possa contribuire
alla valorizzazione della città che ne potrà trarre giovamenti
sia in immagine sia in flussi turistici insieme al rilancio di Ivrea come
tappa all'interno di importanti circuiti culturali''.
Il museo graviterà intorno a via Jervis e "le stazioni
- come ha spiegato Giacobelli - hanno il fine di far conoscere al pubblico
le architetture olivettiane inserite nel contesto della cultura locale.
Ad ogni stazione un particolare pannello fornirà le relative informazioni.
Le stazioni - ha precisato l'architetto - hanno come oggetto: la storia
degli uomini della Olivetti e di Ivrea, Camillo e Adriano Olivetti; l'idea
della 'comunità' eporediese; l'organizzazione della produzione ed
i luoghi dei servizi; gli stabilimenti della Olivetti in Italia e nel mondo;
l'interesse per il territorio; le architetture contemporanee e le case
Olivetti''.
Un percorso, quindi, denso di storia e cultura. Il tragitto
sarà dotato di particolare pavimentazione "e - ha osservato Redolfi
- il Piano Regolatore dovrà ovviamente tenere conto del museo; eventuali
manutenzioni degli edifici della zona saranno effettuate salvaguardando
il contesto museale''. All'interno dell'area si troverà un centro
di accoglienza situato nella fascia dei servizi sociali in via Jervis.
gianpiero perlasco
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