In tutta l'Europa il centro-sinistra appare in crisi. Una crisi di
risultati ma soprat-tutto una crisi per quanto concerne la capacità
di proporre progetti. Infatti la globalizzazione economica sembra imporre
politiche liberiste ovunque.
CENTRO-SINISTRA IN CRISI
Ovunque in Europa il centro-sinistra appare in crisi. Una crisi evidente
in Germa-nia, ma strisciante in molti paesi. Perché una crisi che
segue il successo generale di poche anni fa? Diverse possono essere le
cause. La prima consiste nell'incapacità di proporre politiche economiche
e sociali capaci di creare alternative al-l'ideologia liberista e di mirare
al lavoro e alla difesa delle categorie più deboli. Un'incapacità
che aliena molti consensi da sinistra. La seconda sta nel non aver compiuto
un'analisi seria e critica dei processi di globalizzazione. Pertanto si
avviano politiche che non si distinguono da quelle conservatrici. E anche
i ceti del centro più aperto sono tentati di appoggiare i modelli
del centro-destra vincenti. Aggiungiamo che l'assenza di un'analisi dei
nuovi processi si aggiunge all'assenza di un'analisi seria dei modelli
propagandati come vincenti (ad esempio quello di Aznar). Infine la crisi
del centro-sinistra nasce dal non aver concordato politiche capaci di vincere
i nazionalismi. Un'economia globale si controlla solo con una politica
globale, cioè internazionale.
GLOBALIZZAZIONE COME FATO?
La debolezza del centro-sinistra, il rafforzamento dei poteri forti
dell'economia, l'assenza di alternative sociali credibili aiutano a far
crescere il convincimento che la globalizzazione economica con i suoi corollari
- liberismo spinto, subordine della politica - sia l'unico modello possibile.
Non una scelta ma un fato, un destino. Se questo fosse vero quali sarebbero
le conseguenze? La prima è che a dirige-re la vita sociale non sarebbero
i governi ma i poteri economici forti. Non sarebbe una novità, invero.
La seconda conseguenza però sarebbe più grave. I ceti più
deboli non avrebbero alcuna legittimità a rivendicare forze che
li difendano. Infatti solo il mercato, non la concertazione politica, è
fonte di diritti. Chi esalta la globalizzazione volutamente cerca di non
sottolineare queste conseguenze. Conse-guenze visibili però in diversi
fatti.
LA SOCIETA' A UNA DIMENSIONE
Oggi Marcuse avrebbe molti motivi per parlare di società ad
una dimensione, quella del potere economico. Assistiamo infatti ad una
sorta di impossibilità di critica del potere economico, liberista
con gli altri e protezionista per sé. Basti pensare all'uso dei
fondi per le liquidazioni: soldi dei lavoratori usati senza pagare interessi
dalle imprese (e anche senza lamentele). Assistiamo ad una progressiva
svalutazione dei sindacati. La politica poi viene mortificata da referendum
dema-gogici. I mass media infine obbediscono ai loro padroni, che non sono
editori puri. Non è grave che il centro-sinistra sia in crisi. Ma
è grave che la politica, e la democrazia, lo siano.
beppe scapino
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