SAN BENIGNO, IL VECCHIO MULINO E I FINANZIAMENTI EUROPEI
La Giunta comunale di San Benigno ha rifiutato un finanziamento di 350
milioni dell'UE per la ristrutturazione di un antico mulino, ritenendo
più importanti altre opere. Evidentemente la decisione ha suscitato
polemiche nella minoranza, so-prattutto nelle componenti della ex maggioranza.
Le nostre considerazioni vor-rebbero prescindere dalle polemiche contingenti
e affrontare temi più generali. In primo luogo crediamo sia segno
di buona amministrazione - e non solo di onestà - valutare l'impatto
di un intervento che presenta un costo finanziario. Il fatto che l'onere
pesi su di un altro ente come l'UE non è una scusante ma un'aggravante.
In secondo luogo va tenuto presente che lo spreco pubblico nasce spesso
non dalle pensioni, ma da finanziamenti a enti non controllati (come nella
sanità al San Raffaele di don Verzè che strepita contro l'on.
Bindi). L'ultima considerazione ri-guarda i Sanbenignesi: se il Mulino
è così essenziale non tocca a loro rimetterlo in sesto? o
è soltanto opera dello Stato?
beppe scapino
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