Atletica: Mario Tradardi, polemico addio
IVREA - L’eporediese Mario Tradardi, membro del Comitato piemontese
della Federazione Italiana di Atletica Leggera, ha rasse, inviando una
lettera fortemente critica, che qui sotto riportiamo.
Al Presidente deC.R. Fidal Piemonte Prof. Enzo Gasco e per conoscenza
ai consiglieri del comitato regionale, al fiduciario regionale GGG, al
fiduciario tecnico regionale, agli organi di stampa.
Comunico e confermo ufficialmente le mie dimissioni dal Consiglio di Presidenza
e da Consigliere Regionale del Comitato Fidal Piemonte come annunciato
verbalmente nella seduta del 30 giugno. Le ragioni di questa scelta sono
dettate dalle seguenti motivazioni: nel comitato ristagna una mentalità
obsoleta ed oramai superata rispetto alle nuove problematiche che devono
affrontare le società e di conseguenza tutta l’atletica piemontese.
Di fronte a questa situazione nessuna analisi viene effettuata e nessuna
idea viene proposta per cambiare le cose.
Alcuni esempi tra i tanti: questo comitato ha giustamente investito
quasi 60 milioni per l’informatizzazione del sistema per la gestione delle
manifestazioni del nostro calendario, con l’unico risultato comico di avere
adesso i macchinari chiusi in un armadio a prendere polvere. Si investono
inoltre 30 milioni per i raduni estivi senza una finalità, senza
un programma che guardi più in là del presente.
Le poche persone che ricoprono incarichi riconosciuti economicamente
non solo non lavorano a servizio delle società (non conoscendo assolutamente
le loro problematiche) ma quando possono pongono ostacoli alla realizzazione
di quei pochi progetti che in questi anni hanno dato dei risultati di un
certo livello. Inoltre il problema della comunicazione agli organi di stampa
della nostra attivà, è stato più volte sollevato e
mai affrontato e superato in maniera adeguata.
In più occasioni il sottoscritto ha presentato per iscritto
critiche, idee e domande senza mai ricevere risposte con argomentazioni
sufficienti. Di fronte ad una incomunicabilità quasi totale tra
due modi completamente diversi di concepire la gestione di un comitato,
mi sembra giusto lasciare il mio incarico di consigliere in mani più
idonee e bocche più cucite. A tutti coloro (??) che intendono continuare
su questa strada una più tranquilla e serena attività che
senza certe polemiche riuscirà, mi auguro, a concepire progetti
ed iniziative di livello ed al passo con i tempi.
Ringrazio tutte le persone che in questi anni si sono confrontate con
il sottoscritto e che spero non abbiano preso come attacchi personali le
mie considerazioni. Con stima,
mario tradardi |