ESULTANZA E POLEMICHE
Assegnate a Torino le Olimpiadi del 2006
Le Olimpiadi invernali del 2006 sono state assegnate a Torino dopo
un testa a testa con Sion.
L'annuncio ha provocato esplosioni di gioia sia presso il Comitato
promotore nel quale si è distinta Evelina Christillin, sia nelle
zone montane che saranno teatro delle competizioni. E' una gioia comprensibile
sia per il riconoscimento dato a To-rino e al Piemonte, sia per le ricadute
economiche che conseguiranno.
E' una designazione infatti dai molti risvolti. Opere da costruire
e quindi investi-menti da fare. Opportunità turistiche che si aprono.
Anche il lavoro ne ha vantaggi. Esistono rischi. Indubbiamente. Rischi
di corruzioni negli appalti. Rischi di danni per l'ambiente. Cosa evitare?
L'opposizione preconcetta e il decisionismo irraziona-le.
Purtroppo alle reazioni di gioia si sono unite polemiche di basso profilo.
Forse è comprensibile l'amarezza di Sion che ancora una volta viene
superata nella tappa finale. Meno comprensibili sono alcuni atti di vandalismo
in Svizzera. Ma la pole-mica più vergognosa è quella che
ha cercato di contrapporre la vittoria di Torino alla sconfitta di Roma,
candidata per le Olimpiadi del 2004. Roma avrebbe perso per il suo dilettantismo
e peggio. Torino invece godrebbe i frutti della nostra labo-riosità,
serietà. E' un ragionamento di bassa lega. Torino ha vinto. Bene!
ma non chiudiamo gli occhi. Alla laboriosità si sono uniti gli appoggi
politici e le manovre elettorali. Gli Agnelli non hanno avuto forse un
peso? Ben vengano i Giochi, ma lasciamo da parte queste meschinità.
beppe scapino |
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