Canavese - Grijuela: "abbiamo presentato il piano alternativo". 
    La provincia stanzia 13 miliardi.
Patto territoriale: mezza doccia fredda 
 
      CANAVESE - Alla fine Comuni, Provincia e Regione dovranno fare per conto loro, o recuperare almeno 30 miliardi dei 33 necessari per avviare i sette progetti di opere pubbliche previsti dal Patto Territoriale del Canavese.
    La doccia fredda per gli enti locali, che fino a qualche giorno fa contavano su una massiccia partecipazione da parte dello Stato (il contributo doveva essere di circa 28 miliardi) arriva direttamente dal Ministero del Bilancio. “In sostanza - spiega il sindaco di Ivrea, Fiorenzo Grijuela - ci hanno detto chiaramente che a loro mancava qualcosa come 130 miliardi; soldi che dovevano servire non soltanto per il nuovo Patto. Da qui è emersa l’esigenza di dover reperire in altro modo il denaro necessario per i nostri progetti”.
    Questi i sette obiettivi che il Patto Territoriale vuole mandare in porto a Ivrea: l’intenzione è quella di realizzare un adeguamento delle condotte idriche, risistemando in questo modo uno dei punti critici della città. Costo complessivo dell’operazione, circa 2 miliardi e mezzo: il 45 per cento sarà preso dalle casse comunali, il restante verrà finanziato dalla Regione. Inizialmente dal Ministero del Bilancio sarebbero dovuti arrivare oltre 2 miliardi.
    Quincinetto: nelle intenzioni dell’amministrazione comunale c’è la realizzazione di una struttura fieristica dal costo toale di 700 milioni; una parte di questi soldi verrà dalle casse della Regione, il resto toccherà al Comune.
    Castellamonte: vale lo stesso discorso di Quincinetto. Qui l’obiettivo è la realizzazione di un centro congressi per lo sviluppo della ceramica che costerù, alla fine, un miliardo e 300 milioni.
    Bollengo: il pione di un centro congressi per lo sviluppo della ceramica che costerù, alla fine, un miliardo e 300 milioni.
    Bollengo: il progetto prevede il potenziamento della disponibilità idrica. Verrà seguita la stessa formula adottata da Ivrea: 45 per cento del coer cento del cotenziamento della disponibilità idrica. Verrà seguita la stessa formula adottata da Ivrea: 45 per cento del costo accollato al Comune, 55 per cento alla Regione.
    Colleretto Giacosa-Loranzè: in ballo c’è la realizzazione del raccordo viario tra la statale 565 e la provinciale 222. In questo caso a finanziare il 50 per cento dell’operazione (costo complessivo oltre 7 miliardi) sarà la Provincia; al resto penserà la Regione.
    Montanaro: costruzione della variante a nord-est dell’abitato tra le strade provinciali 82 e 86, e collegamento con la statale 26: verrà seguito lo stesso iter adottato per il progetto Colleretto Giacosa-Loranzè.
    E lo stesso sistema sarà usato per finanziare l’ultima opera, quella della circonvallazione di Front, il cui costo complessivo si aggira sui 9 miliardi e mezzo. “Ora noi abbiamo presentato la proposta alternativa - conclude il primo cittadino di Ivrea -: l’ultima parola spetta al ministero”. Che ha già fatto sapere di voler finanziare, come da programma, tutti i progetti del Patto sulla piccola e media impresa.
    Frattanto la Giunta provinciale ha approvato uno stanziamento di oltre tredici miliardi, con il quale si impegna a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste dal Patto Territoriale del Canavese.
    Allo stesso tempo ha chiesto alla Regione di prevedere nel prossimo Docup (2000-2006 fondi europei che riguardano il nostro territorio) specifici e forti finanziamenti per le aree organizzate in patto territoriale, che ormai coprono l’intera zona provinciale.