IL PARLAMFNTINO DEI RAGAZZI E L'ANSA
Se la guerra viene trattata come una partita di pallone Il Parlamentino dei Ragazzi di Piverone, che cura questa pagina per l’infanzia, vuole portare l’attenzione sul titolo di una notizia data sul Notiziario Speciale Giovani in modo sbagliato. Sembra che in Kosovo ci sia una partita di calcio, e non una guerra, con disperazione e morti. Lo vogliamo far notare ai nostri lettori. Lo scriveremo anche all’ANSA. Comunque ci sembra chiaro che la guerra crea più pasticci di prima. Il parlamentino
KOSOVO: ESPERTI AVVERTONO, MILOSEVIC STA VINCENDO. ANSA -ROMA, 21 APR.
- Attenzione:
Esiste una confusione dei linguaggi. E raramente noi ne siamo coscienti. La guerra utilizza il linguaggio dello sport e, forse, spera di esorcizzare la sua disumanità. Al contrario abbiamo anche lo sport che utilizza il linguaggio della guerra: pensiamo a Batistuta che mima una mitragliata dopo un gol… Credo sia utile che qualcuno ci aiuti a prendere coscienza di questi abusi che non sono soltanto linguistici. Quali sono pertanto i riferimenti che non dobbiamo dimenticare? Il primo è che la guerra può anche essere necessaria o inevitabile, ma è una realtà negativa. Ogni guerra è fatta di sofferenze, di morti, di distruzioni. Il secondo è che non deve mai mancare la ricerca di strade alternative alla guerra. Non si tratta – come è detto nella notizia Ansa-Unicef – di rendere più efficace l’intervento militare: si tratta di scoprire come renderlo inutile. Infine non credo secondaria la ricerca di linguaggi più "umani" quando si parla di sport o di guerra. La guerra è sofferenza e non gioco. Al contrario lo sport. Non dimentichiamolo. Beppe Scapino
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