IVREA LE LAMENTELE DI UNA MAMMA SU ISCRIZIONI, TURNI E FASCE DI REDDITO 

Centro estivo: estasi e tormento... 

Signor Direttore, 

sebbene, come ogni anno, all’approssimarsi della data del 30 aprile, puntuali come una cambiale in protesto, eccoci di nuovo qui a parlare di Centro Estivo. Nonostante la scadenza per presentare le iscrizioni al Centro Estivo delle Scuole Materne sia il 30 aprile, solo alla data del 22 aprile i manifesti ed i moduli erano disponibili nelle scuole. E questo, già da solo, potrebbe essere motivo di lamentele da parte di chi deve organizzarsi un'estate facendo coincidere orari di lavoro, ferie, nonni e baby-sitter. 

Sì, baby-sitter, perché il nostro Centro Estivo dovrebbe chiamarsi "CentroEstivoTranneLaSettimana- DiFerragosto", visto e considerato che dal 10 al 16 agosto chi non è in ferie e non ha nonni disponibili, non ha che due chances: 

1 - sopprimere temporaneamente i propri figli; 

2 - trovare una baby-sitter. 

Dato che sembra brutto applicare la prima delle due possibilità, non rimane che la seconda la quale, tra parentesi, non è facile e nemmeno poi così positiva per i bambini, per i quali si sa che è importante una certa continuità nelle persone che li accudiscono. Resta il fatto che la chiusura del Centro Estivo nella settimana di Ferragosto proprio non la capisco (tanto più che il 15 agosto viene di domenica e quindi non ci scappa neanche il ponte!). 

Ma, a proposito di settimane, perche non chiedersi il motivo di questa bizzarra suddivisione dei turni? 1mo turno: 1 luglio-9 luglio; 2do turno: 12 luglio-23 luglio; 3zo turno: 26 luglio-6 agosto; 4to turno: 16 agosto-31 agosto. Mi sembra che la seppur banale divisione in singole settimane di calendario fosse molto più semplice, agevole ed economica: chi infatti volesse andare in ferie, supponigmo, dal 17 al 31 luglio (e lo fanno, sapeste in quanti lo fanno...!), come può fare? 

Iscrivere il bambino aI 2do e 3zo turno e sprecarne due settimane? Oppure non iscrivere affatto il bambino e passare alle minacce fisiche con i nonni affinché rinuncino alle ferie per prendersi cure del nipote? No, io penso che questi turni siano stati concepiti ad arte, affinché si iscrivino i bimbi anche per periodi nei quali non si utilizzerà il servizio (infatti non è previsto alcun rimborso, seppur parziale, per i giorni di assenza). E non a caso ho parlato di rimborso, ma rimborso di che cosa? Ma della retta, naturalmente! Già, ma di quale retta? Nel modulo di iscrizione, infatti, viene richiesto il reddito familiare lordo per l’anno 1997 e viene comunicato che «I ‘importo giornaliero della retta verrà calcolato sulla base del reddito pro capite annuo». Ma perché non indicare in un allegato le fasce di prezzo che verranno applicate? 

Mi sembrava molto più serio far sapere, prima della fatidica data del 30 aprile, quanto verrà a costare questo servizio. E, se una volta chiuse le iscrizioni, le rette si rivelassero troppo esose per una famiglia? Ma allora comincio a chiarirmi le idee; trovo un filo comune che lega tutte le domande che mi sono fatta finora. E cioè, che dopo la "sparata" dello scorso anno, quando a seguito delle vibrate proteste dei genitori le rette giornaliere furono dimezzate (e ribadisco dimezzate), l’Amministraiione Comunale abbia preferito’ glissare abilmente l’argomento, lasciando volutamente poco tempo alle famiglie per informarsi, forte del fatto che il Centro Estivo è un servizio al quale, chi ha bambini e lavora, non puo fare a meno! 

maria caterina bada