L'uomo è sempre stato sottoposto a campi elettrici, magnetici
ed elettromagnetici d'origine naturale: le radiazioni cosmiche e quelle
derivanti dall'attività del nostro sole per l'alta frequenza e le radiazioni
generate dalle scariche atmosferiche durante i temporali per la bassa frequenza.
Negli ultimi anni, però, si è avuto un incremento dei campi
elettromagnetici derivanti dall'attività umana. Tali campi elettromagnetici
sono caratterizzati da un'intensità e da una distribuzione spettrale che hanno
alterato il fondo di campo elettromagnetico naturale al quale il nostro corpo è
abituato. I primi studi sugli effetti dei campi elettromagnetici sul corpo
umano, dimostrarono però che l'energia trasportata era insufficiente a
determinare la ionizzazione degli atomi attraversati durante la propagazione e,
pertanto, arrivarono alla conclusione che i campi elettromagnetici di bassa
intensità non erano in grado di danneggiare le cellule ed i tessuti umani.
Sulla base di queste considerazioni, le prime ricerche sugli
effetti sul corpo umano sono state condotte per verificare gli effetti( a breve
termine) dovuti all'esposizione ad alte intensità di campo elettromagnetico.
Nelle successive
pagine verranno trattati i seguenti argomenti:
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