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GEOPUS

SCUOLA NATURA

in Valcamonica

GEOPUS - ARCHEOCAMUNI

       

25044  CAPO DI PONTE    TELEFAX 0364 - 42212

E-mail  archeocamuni.geopus@libero.it

 

Geopus

E’ un progetto di educazione ambientale condotto da una parte del personale della Cooperativa Archeocamuni, specificamente addestrato. Suo campo di azione specifico sono gli aspetti naturalistici di Valcamonica, in particolare quelli della media-alta montagna, come è possibile cogliere nel

CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE di FABREZZA

nella verdissima Valsalarno, convalle di Valcamonica.

Sotto la guida di Alberto Galbiati, gli educatori del settore naturalistico alpino assicurano lo svolgimento dei programmi previsti, affiancando gli insegnanti nella cura degli allievi.

I programmi di ciascuna esperienza di soggiorno vengono stilati ad hoc. I progetti, preventivamente inviati alle scuole richiedenti, contengono le informazioni dettagliate concernenti i contenuti, i tempi e i costi.

Informazioni

possono essere richieste alla segreteria Geopus-Archeocamuni, da Lunedì a Sabato, dalle ore 8 alle 19  (0364-42212)

 
   

 

 

 
 

Fabrezza

 
 

 

Fabrezza è una località posta in Valsaviore, nel territorio del comune di Saviore dell’Adamello.

Adagiata a 1430 metri su un gradino glaciale affacciato sui dolomitici dirupi della Concarena, è naturale porta d'accesso meridionale al massiccio dell'Adamello, del cui Parco regionale fa parte. Una comoda carrozzabile asfaltata collega la località all'abitato di Saviore, inoltrandosi per quattro chilometri nella magica atmosfera della grande foresta di abeti.

Il luogo, isolato, ospita l'Hotel Stella Alpina con il Centro di Educazione Ambientale, l'edificio di una funivia Enel inattiva e, da tempi recentissimi, un piccolo bacino idroelettrico.

 

La sua quiete, la ricchezza della foresta e delle acque, la bellezza del panorama e la raggiungibilità ne fanno luogo ideale per una ricerca naturalistica.

 

 
   

Destinatari delle esperienze

 
 

Le esperienze sono destinate ad allievi di età compresa fra 6 e 13 anni.

Sono ammessi gruppi di entità numerica compresa fra 10 e 30 unità ogni volta.

Al fine di tutelare la concentrazione psicologica degli allievi, è vivamente consigliato che la partecipazione di eventuali genitori, se necessaria, sia ridotta al minimo indispensabile.

 
   

In piena natura, sotto il cielo

 
 

L’ambiente circostante Fabrezza si presta egregia-mente alla ricerca naturalistica da parte dei ragazzi. Benchè avaro di ampi pianori, il territorio è ricco di sentieri che vi intessono una fitta rete di passaggi.

Regolati dagli educatori nei ritmi di marcia su percorsi talvolta faticosi, ma sempre scelti fra quelli privi di rischi, gli allievi spaziano in ambienti diversi. La foresta, il prato, il pascolo, la pietraia, il lago, il torrente si offrono alla curiosità degli allievi che ne indagano attivamente gli aspetti salienti

 
 
   

Orienteering costante

 
 

Ogni allievo è dotato di carte topografiche personali.

I percorsi, preventivamente tracciati e studiati in cerchi preparatori, sono seguiti con tecniche di orientamento. L’acquisizione delle conoscenze sulle simbologie cartografiche, sui punti cardinali e sulle funzioni essenziali della bussola è compiuta in modo pratico e attivo da parte di ciascun allievo, che è indotto a riconoscere gli elementi del territorio nei simboli grafici.

Peraltro,  il lavoro individuale viene condotto sempre nell’ambito di gruppo compatto, con la costante presenza degli insegnanti e dell’educatore. Non sono previste “gare” o iniziative di gruppetti autonomi non sorvegliati

 
   

Cerchi preparatori, di sintesi, di riflessione

 
 

Una parte della sala ristorante è allestita ad ula, in modo che ciascun allievo abbia un posto di lavoro.

Grande importanza viene data ai "cerchi" comunitari in aula, senza nulla tolgliere al tempo da dedicare all'ambiente esterno. Riuniti nell'aula, gli allievi preparano le escursioni (obbiettivi, modalità organizzative, lettura delle carte ...), effettuano sintesi delle esperienze, scambiano informazioni e danno forma scritta alle riflessioni personali.

 
   

Ricerca minuziosa e attiva

 
 

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Ogni allievo è responsabile della propria ricerca, che deve condurre con una dotazione di attrezzi e strumenti personali e collettivi.

Schede di lavoro appositamente redatte secondo gli obbiettivi da conseguire sono assegnate a ciascuno di volta in volta.

Disegno, annotazioni, raccolta di campioni, cerchi di scambio di informazioni sono strumenti abituali in tutti i percorsi.

A fine esperienza un fascicolo personale raccoglierà tutti gli elaborati e consentirà di portarli a scuola.

 
   

Riconoscere per capire

 
 

L’analisi minuziosa dei dettagli del mondo vegetale propizia il riconoscimento di alcune delle più tipiche specie dell’ambiente di montagna. La  metodologia impiegata dagli educatori è quella del confronto fra elementi simili di specie diverse. I criteri di eguaglianza, similitudine e diversità, impiegati grazie a schede di indagine e disegno guidato sul campo, “costringono” all’osservazione e all’approfondimento.

Il riconoscimento non esaurisce la ricerca, ma diventa strumento  di valutazione del complesso ambientale e delle relazioni che legano tutte le forme di vita nell’ambito dei luoghi esplorati.

 
   

Leggere il territorio

 
 

Camminare costantemente in estensione e in altitudine offre un’incredibile  varietà di aspetti, forme, colori da esaminare e valutare.

Ricche evidenze geomorfologiche si prestano a leggere il territorio, per ricostruirne la genesi e l’evoluzione. Così, è possibile riconoscere i caratteri e la nomenclatura relativa alle valle alpina; scoprire nelle forme levigate delle rocce e nella sezione ad U delle valli l’escavazione glaciale; intuire nei graniti la storia magmatica dell’Adamello e il dramma della crosta terrestre.

 
   

Incontri affascinanti

 
 

Secolari consuetudini di caccia hanno lasciato poco spazio agli animali nelle valli del Parco dell'Adamello

. Incontrare gli animali nel loro habitat non è frequente, ma, quando avviene, lascia negli allievi un’impronta istintiva e profonda, che rappresenta l’obbiettivo vero dell’esperienza.

 
   

Il popolo instancabile delle Formiche

 
 

Un’esperienza indimenticabile per gli allievi è la scoperta dei grandi acervi della Formica Rufa che popola la foresta di Fabrezza.

Con un disegno preliminare a memoria essi mettono a fuoco le proprie conoscenze in fatto di formiche. L’escursione costituirà una efficace verifica circa i pregiudizi e le erronee convinzioni.

In condizioni di normale praticabilità, gli allievi giungono al Villaggio delle Formiche lungo un percorso che risale volutamente “la ganda”, un’antica frana di macigni sui quali  ciascuno si misura con le difficoltà di una piccola emozionante arrampicata.

 
   

Movimenti e voci dell’acqua

 
 

 

Multiformi sono i movimenti dell’acqua nel letto del torrente. Variegate ne sono le voci.

Gli allievi, “dentro” lo straordinario concerto, lo ritraggono.

Infine, trasformati in acqua, danzano col torrente.

 

 
 

 

 

Montagne e acque di leggenda

 
   
 

 

Nei silenzi magici della montagna, gli allievi danno vita a leggende arcane. I fiori, il vento, le nuvole, gli alberi, il ghiacciaio si trasformano in personaggi:

Regina Luce, I Quattrocento Cavalieri, Ussdulsa, Canto Fiorito, Malefit

accendono nei loro cuori la Luce che sconfigge il Buio e la Paura.

 

 

 

 
 

L'ospitalità

 
   
       
   

L'Hotel Stella Alpina di Fabrezza presenta le caratteristiche adeguate per il tipo di esperienza proposta: spazi sufficienti, locali luminosi, cucina adatta, camere per sogni dorati.

Eppure, quanto ci piace un bel pic-nic sulla Tavola dei Giganti, a quota 1900 !!!

 
       
      Dunque, cari amici, vi aspetto a Fabrezza!   

 

 
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