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Le recenti
scoperte ad Auronzo hanno fatto tornare
d'attualità una antica questione: è mai esistito
un vescovado ad Auronzo? Giovanni Fabbiani
ci racconta la vicenda: nel 579 il patriarca
d'Aquileia riunì a Grado un Sinodo di 18 vescovi e
12 preti.Uno dei presenti era Aronne, vescovo Avoriciensis o
Aventiniensis.Un documento dell'anno 816, nel raccontare che
l'imperatore Lodovico dona alla chiesa di Frisinga alcuni beni del
convento di San Candido, cita "Aguntum (l'attuale Lienz) in finibus
episcopatus Aurontii". Fra i vescovi coadiutori del vescovado di
Bressanone è citato un "frater Salatinus episcopus
Cadoranensis". Oggi si sostiene che questo documento fu falsificato per
avanzare diritti sul territorio cadorino. Giovanni Candido (1450-1528)
scrive di "Ebrociense che è un borgo vicino a Cadubrio, e
sino ad ora conserva il nome, e molti vestigi d'antichità vi
si veggono". Storici successivi si rifanno a queste fonti e le
riprendono; don Giuseppe Cadorin, rifacendosi a Cesare Vecellio e
Odorico Soldan , sostiene che la sede era ad Agonia (odierna Gogna) e
che fu spostata ad Auronzo dopo la distruzione della città.
Venanzio Donà scrive che sul vecchio campanile della chiesa
di San Lucano c'era una lapide con l'iscrizione "episcopus euganiae";
questo oggetto non è mai stato trovato. Il Ciani
sostiene che la sede potrebbe essere stata Albona d'Istria e che la
lettura corretta sarebbe Alvonense. L'ipotesi più recente indica Aguntum come sede del vescovado ignoto. Un'altra
obiezione è che sedi vescovili nella prima fase del medioevo
potevano diventare soltanto città che fossero stati dei
municipium in epoca romana (esempio Zuglio); in effetti non risultano
prove archeologiche che esistesse un municipium in Cadore. Ma
d'altra parte il Medioevo è stata un'epoca di grandi e
rapidi cambiamenti; città si spopolavano o venivano
distrutte, altre nascevano perché qualche confine passava
lì. In questo quadro Auronzo con i suoi giacimenti di
piombo, zinco e ferro, la foresta di Somadida con l'eccezionale
qualità delle sue piante, e la sua posizione su una
antichissima via commerciale come dimostrano le recenti scoperte
,potrebbe essere stato un centro di una certa importanza. In un
documento dell'ottavo secolo il Patriarca
di Aquileia invita a non creare più vescovadi in piccoli
borghi. Va anche tenuto presente che ci furono grandi lotte per il
potere nel Patriarcato, fino ad arrivare a veri e propri scismi ; il
Sinodo di Grado era stato convocato dal patriarca Elia , che poi perse
e fu spodestato. Quindi nell'ambito di queste lotte si può
immaginare che proliferassero le diocesi. Comunque ad oggi non esistono
prove certe ; restiamo in attesa di sviluppi , consapevoli che per noi
appassionati a volte è più divertente fare le
domande che avere le risposte…..
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