del
Liceo Artistico di Napoli
Il sottoscritto, ERMANNO CORSARO, docente di architettura in questo liceo, ritenendo che la propria funzione docente non possa ridursi alla programmazione disciplinare specifica, ma che invece suo particolare compito sia curare e formare moralità e legalità nei ragazzi di oggi, che saranno la società decisiva di domani, sente doveroso moralmente in questo particolarissimo momento storico dell’Europa moderna ricordare:
della REPUBBLICA
ITALIANA
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L’Italia RIPUDIA la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come MEZZO di RISOLUZIONE delle CONTROVERSIE INTERNAZIONALI .....
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Articolo 78
Le CAMERE deliberano lo stato di GUERRA e conferiscono al Governo i
poteri necessari.
e
Dal testo di Diritto in uso
in questo Liceo:
“Se uno o più Stati pretendono di usare la forza nel territorio di un
altro Stato: è la GUERRA.”
E lo Stato Italiano insieme
ad altri Stati ( i più forti e ricchi del mondo) stanno usando la forza nel
territorio di un altro Stato!
( pur se mai può la guerra essere legale, essendo pura follia)
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sempre dal testo in uso in questo
Liceo:
“I rapporti tra gli Stati vengono disciplinati o da Trattati o da
regole consuetudinarie.
Però l’adempimento
dell’obbligo dipende dalla volontà dello Stato: se esso decide di non
adempiere, di fatto può farlo, perché nel suo territorio è sovrano.
Naturalmente rischia
ritorsioni fino alla guerra: ... ciascuno dice
di farsi giustizia da sé.”
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io dico:
è esattamente quello che avviene con la mafia, la camorra, e con i vari
giustizieri “della notte”.
Ma poi c’è
Questo può fare la pace con la guerra
In quanto suo scopo prioritario è garantire la PACE
Cioè l’ONU può autorizzare uno Stato a fare la Guerra
Ma
L’ITALIA e l’AMERICA
Sono stati autorizzati dall’ONU ?
E poi l’Italia, pur se autorizzata, potrebbe fare la guerra in base
alla sua costituzione?
NO
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E poi c’è la NATO
Dice il testo: “mediante il patto alcuni Stati si sono impegnati a darsi aiuto
militare in caso di aggressione da
parte di altri Stati.”
NESSUNO
Questo è quanto un qualsiasi
cittadino può obiettivamente constatare sul piano legale, pur se ci sarebbero
da aggiungere un’altra serie di problemi di illegalità nei quali si trova il
mondo occidentale, cosiddetto “civile e depositario della giustizia e del bene”
del mondo.
Ma non voglio entrare in
dibattito, né voglio esprimere i miei punti di vista, voglio soltanto ricordare
che da Beccaria in poi le società
civili hanno abolito e ripudiato la pena
di morte anche per coloro (e sono tanti), che hanno ammazzato, violentato
centinaia di persone, fatto stragi di innocenti, annichilito coscienze e
libertà (spesse volte, se pentiti, non scontano alcuna pena). Eppure l’Italia sta applicando la pena di
morte in massa, non solo ai soldati
personalmente innocenti, e pertanto sotto al profilo giuridico non
perseguibili, ma, così, a chiunque capiti a tiro: i cosiddetti “effetti
collaterali.
Gli uomini con la guerra non
solo hanno perso diritti e ogni dignità, ma finanche la loro essenza ed il loro nome: non si chiamano più uomini, ma “effetti collaterali”! E di questi effetti collaterali ne sono
stati fatti fuori più di mille (sono state colpite anche ambulanze). E sappiamo
tutti, se non vogliamo essere ipocriti, che non esiste l’errore in guerra, ma soltanto scelte sempre più folli
di terrore, che la guerra è di per sé tutto un errore.
La coscienza civile non può
schierarsi da chi uccide, soltanto perché lo fa dal cielo.
L’intelletto umano non può
schierarsi da chi distrugge i beni di una società, soltanto perché non può
avere distrutti i suoi.
La ragione dell’uomo non può
schierarsi da chi distrugge l’economia di una società, soltanto perché poi chi
l’ha distrutta possa ricostruirla.
L’uomo sociale non può
distruggere milioni di posti di lavoro, distruggendo fabbriche e strutture
economiche, soltanto perché lui non rischia.
Tutto ciò può avvenire
soltanto su di un monitor di computer, non nella realtà, come invece sta
accadendo.
L’uomo non può accettare di
uccidere, massacrare, distruggere come sta facendo per nessun motivo e meno che
mai per i cosiddetti motivi umanitari.
Gesù ci insegnò la cosa più
stupenda: porgere l’altra guancia se siamo offesi. Forse fare questo è troppo
per l’uomo, sarà più del divino, ma è questo lo spirito profondo che distingue
il cristianesimo dalle dottrine civili; tendere a perdonare ci avvicina a Dio.
Ma se non vogliamo porgere l’altra
guancia, è certo che la società civile non può vendicarsi, pertanto non può
essere umanitario il terrorismo.
La guerra non può mai essere
una Crociata, pur se per portare Cristo da parte degli infedeli, ma solo un
massacro.
La guerra non può mai essere
una guerra santa, ma soltanto orrore.
La guerra non può mai essere
una guerra giusta, perché la giustizia per gli uni, non coincide con la
giustizia degli altri, e perché la guerra è soltanto il riconoscimento dell’irrazionalità,
la sconfitta della ragione, la guerra è la follia allo stato puro.
Il peccato originale dell’uomo
sulla terra, non è il morso della mela, bensì la guerra, in quanto l’uomo,
facendo guerra giusta, santa, umanitaria, benefica, pulizia del mondo o altro, di
fatto uccide, distrugge, strazia, massacra inermi e non, e pertanto l’uomo
compie il più tremendo dei peccati: ritiene di porsi al di sopra di Dio.
La guerra è strazio.
La guerra è solo orrore.
La guerra è strazio ed orrore mille volte più grave, se sotto il vessillo
dell’umanitario o del giusto.
Non esistono bombe
umanitarie, siatene certi:
ho
controllato sul prontuario farmaceutico di mio fratello medico e non ho trovato
che supposte, siringhe, pillole
Che possono essere enormi, possono far male,
possono avere effetti collaterali,
ma non sono mai grandi quanto un cruiser,
né come un siluro intelligente,
né come effetti collaterali uccidono migliaia di
uomini.
E poi i foglietti delle
avvertenze
Non risultano più leggibili
una volta che sono somministrate le bombe umanitarie.
Non si tratta di rubinetti o
porte rotte, né di qualche topolino, pertanto non interessa i nostri ragazzi,
eppure io allibisco nel constatare l’assoluta
ignavia della scuola dinanzi all’orrore
della guerra: prendiamone seriamente coscienza!
Noi non abbiamo pagliuzze
dinanzi agli occhi, neanche travi, ma soltanto tonnellate di subdola propaganda
occidentale di ipocrisia.
Napoli, 1 Maggio 1999 (Ermanno Corsaro)