Ecco il racconto della mia prima gara internazionale all’estero alla quale ho avuto l’onore di partecipare come Official.

Campionato Europeo Velocità - Junior, U23. Montemor-o-Velho, 10/15 luglio 2012

Con entusiasmo e curiosità parto per Roma alle 8 e mezzo e a Fiumicino incontro due miei colleghi di seminario serbi, Sasa e Jovanna, conosciuti l’anno scorso a Poznan; con loro proseguo il viaggio per Montemor-o-Velho sulla TAP, compagnia aerea portoghese non troppo confortevole.

    

 

Atterriamo a Porto alle 15. Poco dopo un bus GT dell’organizzazione ci porta sul campo di gara per l’accreditamento. La prima impressione è sbalorditiva: grandi spazi per tutto e tutti, uffici di nuova costruzione molto confortevoli e ben organizzati, personale molto cordiale ed efficiente, spogliatoi spaziosi e molto puliti, con docce a tempo e armadietti sicuri e molto capienti, palestra a vista molto attrezzata, hangar infiniti e grandi tende per ogni postazione (Vip area, Oficial area, Official meeting, staff meeting, boat control 1, 2 e ID, staff restaurant, team restaurant, bar...), una grande area adibita alle aziende costruttrici che davano supporto ai team per riparazioni di ogni genere, una torre di arrivo a tre piani, una tribuna molto capiente di fronte al podio molto moderno, Free Wi-Fi in ogni punto.

Il bacino nautico è stato costruito per lo sport della canoa, del canottaggio e del triathlon: costato 25 milioni è una delle perle degli impianti sportivi europei.

      

    

    

 

Poi ci portano in albergo: il Vila Galè di Coimbra, un hotel molto grande e confortevole. Unica nota: distava 40 km dal campo. Dopo una cena a buffet ci concediamo una passeggiata nel centro medievale. A Coimbra nasce la prima università del Portogallo, una delle più antiche del mondo. Nella piazza antistante la chiesa di Santa Cruz (dove vi sono le tombe dei primi due re del Portogallo) erano in atto i preparativi per una rappresentazione folkloristica: donne e uomini vestiti con abiti tradizionali si aggiravano per la piazza. Ci siamo seduti ai tavolini del bar ricavato nella navata destra della chiesa: i confessionali davano accesso alle toilettes, l’abside diventava palcoscenico naturale per artisti locali, un enorme bancone stile sacrestia, colonne, capitelli e volte stile tardo gotico: veramente un bar “della madonna”!

    
  

 

Il giorno dopo lasciamo l’albergo alle 9: gli spostamenti sono a cura di una compagnia privata di trasporti che ha messo a disposizione una decina fra bus GT, minibus e van, con orari ad hoc e puntualità svizzera per tutte le esigenze dei convenuti al campionato. La Toyota e la Hertz, poi, hanno offerto all’organizzazione auto di ogni genere.

Ore 10,30: Team Leader Meeting nella biblioteca comunale di Montemor: il Chief Official Elly Muller, il Competition Manager Josè Garcia e una rappresentante dell’organizzazione, dopo l’appello hanno dato informazioni sulla logistica della manifestazione (pranzi, cene, cerimonie...).

Poi alcune regole: chi arriva in partenza senza numero, con numero sbagliato o in ritardo non corre; la divisa deve essere uguale anche nella lunghezza delle maniche, cappello e spray sheet; spiegazione della procedura di partenza.

Poi si è passati alla chiamata di ogni gara per eventuali sostituzioni: importante anche la posizione sulle barca multiple dichiarata sul programma (che deve essere rispettata in gara).

A seguire il Technical Meeting, riunione fra tutti gli Official: ruoli assegnati per i 4 giorni di gara e spiegazione precisa su moduli per ogni ruolo. Questo particolare ha poi aiutato gli Official di ogni settore a tenere un comportamento omogeneo in tutta la manifestazione.

      

 

Alle 14,30 il Rehearsal: una prova di tutte le strumentazioni. Starter in postazione 500 che davano partenze a equipaggi in allenamento per provare i collegamenti e i blocchi, giudici di percorso e allineatori in acqua per provare la procedura con bandiere e radio, giudici di arrivo operativi a controllare i loro strumenti, tecnici del fotofinish, della moviola e della postazione del Chief Official per prove di tutte le strumentazioni.

Dopo una bella doccia negli spogliatoi, alle 17 cocktail di benvenuto per i giudici e alle 18 cerimonia di apertura.

    

Tornati in hotel, cena e passeggiata in centro con i miei amici serbi. Nel bar “della madonna”c’era un concerto di “Fado di Coimbra”: cantato esclusivamente da uomini, vestiti con abito nero e tipico mantello accademico, è una musica quasi mistica e molto struggente, che canta la saudade portoghese. Quella sera era di scena un gruppo di avvocati con la passione sfrenata per questo tipo di musica. Quindi, dopo un’oretta (anche commuovente ...) siamo tornati in hotel.

Giovedì era il primo giorno di gara: sveglia alle 5,15. Colazione 6,15 e pullman 6,45.

Course Umpire fino al pomeriggio (il nostro capo era Gheorghe, vicepresidente della Federazione Rumena di Canoa, molto preparato e simpatico). La sera, Official e Team Leader a cena di gala al Casino di Figuera. Saluto del vicepresidente ECA, il portoghese Mario Santos, del presidente ECA, l’inglese Albert Woods, e buona cena del presidente comitato organizzatore.

    

Venerdi noi “novizi” abbiamo osservato un cambio di ruoli: io son passato al Boat Control 2 e Sasa a Course Umpire. Alle 11 pausa: il presidente della Canoe Sprint ICF, il canadese Frank Gardner, con altri due membri del comitato organizzatore, hanno presentato il Canoe Niagara 2013, il Campionato Mondiale Junior e Under 23 a Welland, Ontario, proprio vicino alle Niagara Falls.

Pomeriggio free passato in torre di partenza, ai mille, con gli starter: il famoso Sergei (bielorusso), Hans (tedesco) e Bartoz (polacco e molto simpatico). A seguire un giro di postazioni con gli amici greci Andreas e Thomai.

Sabato, dopo una giornata di gare, alle 19 tutti in visita al castello, che sorge nel punto più alto di Montemor-o-Velho. “La Vecchia Montemor” è una bella cittadina situata a metà strada tra Lisbona e Porto (Oporto per i non portoghesi), nel distretto di Coimbra, a una ventina di km dall’oceano.

Il castello è una delle più grandi fortificazioni del paese; situato in una posizione strategica sulla valle del Montego (il fiume che segnava il confine della regione), ha avuto un ruolo molto importante nelle tante guerre.

    

Poi doccia veloce in albergo e cena a Playa de Tource, sull’oceano, con i national Official: abbiamo mangiato molto bene e allegramente.

    

Domenica all’una, dopo baci e abbracci con tutti, una macchina dell’organizzazione mi ha portato a Porto.

Devo dire che in questa gara ho potuto toccare con mano tutto quello che avevo studiato l’anno scorso a Poznan: Boat Control 1, ID e Polyox Control, Boat Control 2, regola dei 4 m centrali (avevamo l’obbligo, come Course Umpire, di segnalare tutti i cambiamenti di corsia non leciti con bandiera rossa, anche nei casi impercettibili: il Chief Official avrebbe provveduto a valutare le eventuali squalifiche), ulteriore controllo, come Allineatori, dell’uniformità di divisa (nel caso, dovevamo avvisare il Chief Official che avrebbe comunicato le sue decisioni in tempo reale). Devo dire che tutto ha funzionato alla perfezione. Il lavoro preparatorio del Chief Official si è rivelato molto importante: ognuno di noi sapeva cosa fare e come farlo. Il riassumere i compiti di ognuno su moduli ad hoc ha garantito una uniformità di comportamento inequivocabile.

 

Ancora una volta ringrazio la DAC e la F.I.C.K. per avermi dato questa possibilità.

Francesco Lananna

Bari, luglio 2012