Si parte per Pau mercoledì pomeriggio
13 giugno. Con me Fulvio Asconio, prelevato a Sanremo, che deve
sostenere l'esame per arbitro internazionale di Slalom.
Abbiamo deciso di andare in macchina,
anche se i chilometri sono tanti, perché tutte le altre soluzioni
di viaggio sono più complesse e alla fine, guidando in due,
attraversare praticamente tutta la Francia non sarà poi così
terribile.
Il nostro primo appuntamento è per il
giorno successivo per la prima riunione degli "International
Technical Officials" e ce la possiamo prendere abbastanza comoda e
cogliere l'occasione delle tante ore di viaggio per ripassare
insieme i regolamenti internazionali.
Fulvio sa solo che deve fare l'esame,
ma non sa quando visto che non ha ricevuto nessuna comunicazione
ufficiale dopo l'invio della domanda.
Decidiamo di fermarci per la notte ad
Aigues Mortes in Camargue, bella città medievale cintata di alte
mura, paludi e canali navigabili e molto turistica. Dalle porte
verso il mare si intravedono alte colline bianche: sono le "Saline
du Midi".
Gli ultimi 500 kilometri li
faremo la mattina successiva.
Aigues Mortes al tramonto è
davvero bella con le sue piazze e i suoi vicoli piene di gente e
di...ristoranti ! Non c'è che l'imbarazzo della scelta; ne
scegliamo uno anche noi leggendo, come fa un vero turista, i menù
esposti all'ingresso e non prima di aver gustato del buon "Blanc
de Sable" come aperitivo.
Ad un prezzo davvero conveniente
assaggiamo "Coquillages, Moules et Huitres de la Bretagne". Se
passate dalle quelle parti ricordatevi di chiederci
l'indirizzo...ne vale la pena ! Poi a nanna.
14 giugno
Si riparte verso Pau, attraversando lo
spettacolare scenario della Camargue. Come non fermarsi a
fotografare i fenicotteri rosa e le paludi di Aigues Mortes?
Siamo così presi dalla rilettura dei
regolamenti che riusciamo anche a sbagliare strada un paio di
volte. Comunque alle 15 siamo allo "Stade d'Eaux Vives" di Pau. Un
impianto artificiale davvero bello che viene utilizzato,
ovviamente, anche per il rafting, fonte principale di
sostentamento per chi gestisce strutture di questo tipo.
Il tracciato si inserisce bene nella
natura circostante e i massi che rivestono le rive e coprono il
cemento rendono il manufatto molto naturale .
Provvediamo all'accredito e,
passeggiando lunghe le rive, iniziamo ad incontrare volti
conosciuti. Fra questi Brigitte Zoungrana, Arbitro Internazionale
francese che sarà assistente del Chief Judge. Ci salutiamo con
affetto e le presento Fulvio spiegandole che è li per gli esami.
Ci informa subito che da un po' è già iniziato il seminario
per i candidati, forse nella sala riunioni nella palazzina
centrale.
Quale seminario ? Non ne sappiamo
niente, ma comunque ci precipitiamo alla ricerca della sala.
Iniziamo bene ! Già in ritardo...i soliti italiani...
Consegno Fulvio alle grinfie di Prono
e di Sue Natoli e continuo il mio giro di ispezione allo stadio.
E' in buona compagnia visto che ci sono insieme a lui una decina
di arbitri francesi.
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Alle 17 prima riunione ufficiale.
Facciamo conoscenza con Maryse Viseur, Chief Judge, e
con i numerosi colleghi francesi presenti. Gli altri ITOs
provengono dagli Stati Uniti, Gran Bretagna, Olanda, Spagna,
Germania, Nuova Zelanda. Quasi tutte facce note. Ovviamente
c'è anche Prono.
Ci viene illustrato il programma
delle gare e l'australiana Sue Natoli, Chief Official, questa
volta con toni non proprio distesi, ci ricorda che a Cardiff,
per la prima prova di Coppa, le cose non sono andate per niente
bene. Molti errori fra quanto trasmesso dagli operatori ai PDA
e le verifiche su carta.
Bisogna impegnarsi di più e
meglio, compilando correttamente i moduli e con grafia
leggibile inserendo tutte le notizie previste e, ove
necessario, ulteriori precisazioni sulle modalità di
penalizzazione.
Quante volte le ho sentite queste
cose ! Ma in effetti c'è sempre qualcuno di nuovo e
ripetere non basta mai. |
Tutto sommato saremo abbastanza bravi.
Su più di 13.000 passaggi giudicati ci sono stati solo 10
variazioni di penalità assegnate, la maggior parte dopo aver
visionato il video.
Ci viene fornito il consueto materiale
di gara e l'ordine di partenza ed i blocchi per le penalità. Anche
se le postazioni saranno assegnate solo domattina potremo iniziare
a compilare le altre parti.
Faccio presente che sarebbe meglio
ricevere una copia dell'ordine di partenza che riporti la
ripartizione dei concorrenti per n° di pagina, come oramai si fa
di consueto su tutti i campi di gara. Si sono un po' scocciati ma
alla fine ce lo hanno fornito.
Sue Natoli ci ricorda anche che il
giorno successivo, fra una prova ed una gara, si terrà un
breve seminario per tutti i giudici presenti. Appuntamento alle 8
e alle 18.
Si parlerà di "video judging"e di "intentional
pushing" e ci verrà illustrata una nuova tecnologia per rilevare
il tocco delle paline.
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Alle 19 cerimonia di inaugurazione.
Semplice e bella si è svolta nel lago alla fine del percorso di
slalom ed ha riguardato, nella parte iniziale, la
rappresentazione, in forma di balletto, di metafore che ricordano
la vita del canoista nell'acqua. Poi giocolieri, trampolieri,
fuochi e bellissime e gigantesche bolle di sapone. La sfilata
delle nazioni partecipanti è stata interpretata da decine di
giovanissimi atleti che hanno disceso in canoa il canale, ognuno
dei quali indossava un pettorale con la sigla internazionale della
nazione.
Si cena, come tutte le sere, al
ristorante dello Stadio.
Poi andiamo a cercare il nostro
albergo per una bella doccia e un meritato sonnellino. Ma le
sorprese non sono ancora finite.
In albergo alla reception non c'è
nessuno. E adesso ? Potevano almeno avvisarci.
Fulvio però legge su di un cartello
che fuori orario si può telefonare ad un call-center per ricevere
informazioni. Dopo una lunghissima telefonata, caratterizzata da
momenti di sconforto quando i nostri nomi non venivano trovati sul
data-base, alla fine ci viene comunicato un codice che inserito
sul frontale di una cassaforte ci da accesso alle chiavi della
nostra stanza.
Siamo salvi.
Doccia e poi compilazione dei moduli
per le penalità, mentre Fulvio si dedica totalmente alla rilettura
degli statuti ICF.
15 giugno
Partenza dall'hotel in centro a Pau
alle 7,30 con i mezzi di fortuna messi a disposizione dagli
organizzatori e alle 8 siamo tutti pronti per partecipare alla
prima parte del seminario.
Questa mattina si parlerà della prova
video e Prono si da un gran da fare per convincerci che è un
valido aiuto per l'assegnazione delle penalità. Facciamo anche un
piccolo lavoro in gruppetti per analizzare le sensazioni che
proviamo quando una penalità viene modificata in seguito alla
visione di un video.
C'è un generale convincimento che lo
strumento è valido e non può che aiutare a meglio valutare i casi
di penalità dubbi.
Ho chiesto a Prono come deve essere
considerata la ripresa video, in genere posta in una posizione
diversa, in quanto a volte non riprende la stessa cosa che sta
osservando il giudice. Mi è stato risposto che la telecamera -
quando utilizzata per cambiare un giudizio - è da considerarsi un
nuovo giudice meglio posizionato. Non fa una piega.
Riceviamo quindi le nostre postazioni
(Trasmission Judge al settore 4 - porte 12-13-14-15) e veniamo
informati che per le qualifiche le porte saranno solo 18 ma per le
semifinali e le finali diventeranno 25 ! Alcuni settori
controlleranno sino a 5 porte. Mai visto....
Comunque siamo in quattro a
controllare le nostre porte e ben incrociati. Le porte più
impegnative sembrano le due risalite che però non hanno molto
spazio per passaggi di sola testa.
Difatti il maggio numero di penalità
sarà determinato da tocchi con la punta della barca in entrata.
Si inizia con il C1 uomini, poi il K1
uomini ed infine il C1 donne.
La giornata scorre veloce e la
presenza nel nostro settore anche di due "aspiranti arbitri
internazionali" è di grande aiuto per un giudizio corretto e
condiviso.
Anche Fulvio gira per le varie
postazioni, compresi controllo imbarcazioni e sala video.
Senz'altro un'esperienza interessante vedere come operano i vari
Giudici, non solo nell'assegnare le penalità.
Gli italiani così, così. Dopo una
prima manche deludente Molmenti acciuffa la semifinale con una
seconda prova buona ma certamente non all'altezza delle sue
migliori prestazioni. In semifinale ci va anche Zeno Ivaldi
conquistando la 40° posizione, l'ultima per il diritto a
proseguire. In semifinale con una sola prima manche anche il C1 di
Cipressi.
Fuori tutti gli altri. Giovanni De
Gennaro e Mayr, con manche troppo lente si devono accontentare di
aver partecipato.
Alle 18 si riprende la seconda parte
del seminario per discutere dello spostamento volontario delle
paline e del nuovo sistema di porta con controllo automatico delle
penalità.
Visioniamo diversi filmati concentrati
soprattutto nell'evidenziare i movimenti di pagaia e di testa dei
concorrenti per transitare nella porta oramai saltata.
Il tutto orientato a spiegarci che
l'I.C.F. modificherà la regola n° 29.4.2 per introdurre una
precisazione che riguarda non solo la posizione del concorrente,
ma anche i movimenti che questi fa per riuscire a transitare nella
porta.
Non mi è sembrata una cosa tanto nuova,
forse non formalmente spiegata, ma sempre applicata.
Infine si passa alla nuova porta.
Un progetto portato avanti per
risolvere l'annosa questione dei tocchi è stata risolta con
l'applicazione di magneti alle paline.
Quando una porta viene toccata con una
determinata forza, questa si stacca dal supporto ed il Giudice
vede chiaramente il tocco. Se non si stacca, anche se sfiorata,
non è tocco.
Ci viene spiegato che quanto
presentato è solo un prototipo ed un primo livello di studio e che
l'I.C.F. da molta importanza a questa ricerca orientata a
semplificare la valutazione delle penalità e rendere il giudizio
maggiormente comprensibile al pubblico.
Alcune domande dei soliti precisini
che già dovevano far presente tutte le possibili inapplicabilità:
"e per la gara a squadre ?"...
Prono è preparato e risponde che in
alcuni casi bisognerà modificare le regole; ad esempio si potrebbe
pensare di penalizzare tutta la squadra con un unico punteggio
quando anche uno solo (o tutti e tre) toccano la palina.
Prono insiste sull'idea del
cambiamento e sull'importanza di creare una soluzione semplice,
universale e - soprattutto - di poco costo da utilizzare in tutte
le manifestazioni internazionali I.C.F.
Da quello che abbiamo visto durante la
presentazione in reale sul campo di gara...ci vorrà ancora tanto
lavoro !
Presenziamo all'approvazione del nuovo
percorso con 25 porte per le fasi finali. Sono state inserite 7
nuove porte in discesa ed ora il mio settore guarderà le porte
15-16-17-18 e non mi sembrano per niente difficili.
Cena e poi albergo. Domani si inizia
alle 9 e si finisce alle 19,30. Semifinali e Finali per C1 e K1
uomini e qualifiche
Nell'intervallo Fulvio avrà il suo
esame sui test mentre alla sera si cimenterà con le penalità
visionando alcuni video.
Caspita ! Nella fretta ho dimenticato
i blocchi nell'ufficio gare e non potrò compilarli. Comunque
domani siamo sul campo presto e con due minuti fra concorrenti
riuscirò a riportarmi in linea per le prime gare.
Fulvio ripassa ancora una volta gli
"statuti" dell' I.C.F.
16 giugno
Con il primo mezzo che parte sono
prestissimo sul campo e posso compilare i moduli almeno per le
semifinali con tutta tranquillità.
Durante la riunione l'assistente al
Chief Judge ci segnala che ieri ci sono stati molti errori di
compilazione di moduli e ci invita a fare più attenzione.
Le segnalo che dire a tutti che hanno
sbagliato equivale a dirlo a nessuno; bisognerebbe comunicare gli
errori a chi ha sbagliato affinché si corregga e non
"terrorizzare" tutta la giuria che, a questo punto, non sa se ha
fatto bene o male.
Mi confida Brigitte che a sbagliare
sono alcuni colleghi francesi. Vuoi per non aver mai usato la
modulistica, vuoi per la difficoltà a capire le istruzioni per via
della lingua... ma hanno fatto un bel pasticcio e in segreteria
gare si sono molto lamentati.
Con il Chief Judge ed i Giudici di
Porta (ma passa anche Sue Natoli a dare un'occhiata) verifichiamo
le nuove posizioni e ci piazziamo per la migliore visuale,
soprattutto per eventuali 50. Ma non ce ne sarà bisogno.
Iniziano le gare che vedranno
trionfare soprattutto i padroni di casa.
Cipressi è fuori dalle finali,
Molmenti vince la semifinale con una gara strepitosa e Zeno Ivaldi,
davvero super, si piazza al 14° posto a pochissimo dall'ingresso
in finale.
Fuori dalla finale anche campione
della forza di Kauser, tocca al nostro Daniele tentare l'affondo.
Lo seguiamo scendere sul maxischermo e
quando arriva nel nostro settore ha già collezionato due punti. E
tocca anche la 17 con la pagaia uscendo dalla porta. Daniele
emette un grugnito di disappunto e persino la mia addetta alle
trasmissioni sente il dovere di informarmi che è "très nerveux".
Prima dell'arrivo toccherà ancora una palina. Sarà solo sesto.
Molto meglio di Cardiff, ma Daniele ci
ha abituato a ben altro.
Scopriremo poi tramite Facebook che
gli si era rotto anche il punta piedi e che in quelle condizioni
era il meglio che potesse fare.
Anche oggi è una giornata di sole
molto calda e l'oretta di pausa serve agli organizzatori per
rimontare il campo da qualifiche con 18 porte e a noi per prendere
un po' di fresco.
|
Approfitto della pausa per andare
a vedere come se la passa Fulvio.
Deve rispondere a due test: uno
sugli statuti I.C.F. ed uno sui regolamenti di slalom. Sue
Natoli lo ha rassicurato quando abbiamo chiesto informazioni
sullo svolgimento dell'esame; se fai più di un certo numero di
errori, te lo fanno rifare e se sbagli ancora ti assistono
durante le risposte.
Fulvio non deve rifare nessuno dei
due e quindi ha risposto bene e nei termini percentuali per
risultare ammessi alle prove sulle penalità che, come già
detto, si svolgeranno la sera stessa guardando dei filmati e
compilando i moduli come se si fosse in una gara reale. La
tensione cala un po', ma queste prove spezzettate e con i
dirigenti I.C.F. un po' presi per le gare e un po' presi a
seguire i candidati, non fanno stare per niente tranquilli. |
Riprendono le gare con le prove di
qualifica del K1 donne e del C2.
Nella mia postazione, ritornata quella
del giorno precedente, non tocca quasi nessuno tanto che decido,
diversamente da quello che faccio di solito, di stare seduto nel
gabbiotto anche in considerazione che il tempo sta cambiando e
tira un vento teso e freddo.
Vedo comunque molto bene i Giudici di
Porta, specialmente Pierre che salta dalla 13 alla 14 per vedere
bene e da vicino i passaggi. Pierre Menissier è il Presidente
della Commissione Slalom della Federazione Francese, è Arbitro
Internazionale e si spara un mare di gara come Giudice. Una cosa
impensabile da noi !
A tavola la sera ci siamo fatti
raccontare un po' come funziona il collegio arbitrale in Francia e
c'è da restare allibiti.
Le Società sono obbligate a presentare
alle gare un Giudice di Porta ogni 3 concorrenti iscritti. Per
questo motivo ci sono in Francia - se ricordo bene - più di
duemila giudici ! E' vero che la qualità lascia un po' a
desiderare ma sarebbe altrimenti impossibile gestire gare che a
volte hanno anche 600 (!) concorrenti.
La giornata è lunga, le porte
facili e non succede proprio nulla sino a quando Pierre decide
(è lui il Primary Judge sulla 14) di dare un 50. Dalla mia
postazione io non lo avrei dato e quindi annoto sul prospetto
che la penalità l'ha data lui.
Dopo un po' arriva Brigitte,
l'assistente del Chief Judge, che interroga prima Pierre e poi
viene da me. Gli spiego come sono andate le cose e, dai
commenti che fa, capisco che Pierre non gli è poi tanto
simpatico.
Dal video non si capisce bene e
quindi deve fidarsi dei nostri due giudizi che in questo caso
sono diversi. Comunque il 50 viene tolto....
Niente da fare per Clara Giai
Pron assolutamente non i giornata, mentre il C2 di
Ferrari e Camporesi guadagna le semifinali. |
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Intanto Fulvio, che era impegnato
nella prova "pratica", è sconfortato. Il test sulle penalità era
abbastanza complesso, non tanto nell'assegnare i punteggi dei
passaggi che si intravedevano sullo schermo, ma nel gestire i
fogli sui dovevano essere segnati i passaggi dei concorrenti, nel
capire quale numero di porta stava passando il concorrente in
quanto non sempre si leggeva il numero e non era chiaro le paline
da quale parte si dovevano passare.
Aggiungi anche un po' di confusione
sui fogli e...risultato ? Test non passato e da rifare in diretta
durante le finali coprendo una posizione reale.
Sue Natoli, per sdrammatizzare, prende
in giro Fulvio chiedendogli se gli ho insegnato io a compilare i
moduli così. Ma come ? Ho questa fama ? Io cosi perfettino..... A
già, è vero, ho vinto due "Sponge Trophy".
Prima di andare a cena vengono montate
alcune porte di cui vi abbiamo già raccontato per vedere in
diretta il funzionamento. Un paio hanno anche una webcam montata
sulla traversina.
Osserviamo le difficoltà che trovano
gli organizzatori nel tentare di far aderire la palina al supporto
tramite il magnete; ci vuole pazienza, è pur sempre un prototipo.
Osservo anche con curiosità i passaggi ripresi dal video
dall'alto: ma non si capisce niente !
Insomma, ottima idea, ma lunga, lunga
strada da percorrere per gli entusiasti progettisti.
Gli Arbitri francesi organizzano per
la sera una bicchierata in un locale del centro città. All'aperto
e con un freddo boia.
Chi si beve una birra, chi un the.
Fulvio ed io ci siamo sparati qualcosa di alcoolico che ci ha
scaldato a dovere.
Domani si inizia un po' più tardi e la
compilazione dei moduli vengono rinviati al giorno successivo.
Fulvio non si da pace per il pasticcetto che ha combinato.
17 giugno
Ancora una bella giornata di sole per
le semifinali di K1 donne e C2.
|
Le porte sono facili, ma sono pur
sempre delle fasi finali e bisogna tenere gli occhi bene
aperti. Per giunta la 15 è proprio prima dell'intertempo e
dobbiamo segnalare il punteggio praticamente mentre il
concorrente attraversa la porta, giacchè il tempo parziale
deve essere compreso anche delle penalità.
Mi sorprende un po' la richiesta
di controllo dell'altezza delle paline da parte di Sue Natoli
che mi indica la 16 davvero troppo alta.
Non ci avevo fatto tanto caso ma,
osservando meglio, le paline a volte sono a 20 centimetri, a
volte a mezzo metro.
E' questo un classico
problema dei canali artificiali che in questo |
caso è ancora più evidente. Mi viene
da pensare che in molti casi gli atleti saranno parecchio
avvantaggiati da questi movimenti dell'acqua, in altri fortemente
penalizzati.
Come è successo alla 19 in risalita al
nostro C2 dove, arrivato in leggero ritardo, si è trovato a
rimontare una montagna d'acqua perdendo tantissimi secondi. Troppo
distacco e, questa volta, niente finale.
In finale Fulvio è nell'ultimo settore
a controllare in prima persona le porte 24 e 25.
In realtà non ho ben capito in che
cosa consista la prova. Gli hanno detto di segnare tutto
quello che vede che poi glielo controlleranno.
Bello sforzo; in finale non
sbaglia più nessuno e sui moduli ci saranno solo una sfilza di
zero !
In verità un caso di disaccordo
con il "Trasmission Judge" c'è in quanto Fulvio ha chiaramente
visto che la palina della porta 25 è stata mossa dall'acqua.
Nella confusione del fine gara non
abbiamo capito se gliel'hanno tolta o meno.
Alle 14 ultima riunione e non
abbiamo ancora capito se Fulvio ha passato l'esame o meno. |
|
A parte una frettolosa comunicazione
del Chief Judge che segnala che gli esaminandi sono tutti passati,
ne Prono, ne Sue Natoli si fanno più vedere.
Salutiamo tutti e ci mettiamo alla
caccia di Prono. Una volta trovato gli chiedo se ha notizie dei
risultati dell'esame di Fulvio.
Ci spiega quello che già sapevamo sui
test, sul pasticcio dei moduli ma non sa di più perchè Sue Natoli,
che doveva controllare il lavoro sul campo, è già partita.
Per fortuna prende il telefono e la
chiama e finalmente riusciamo a sapere dalla viva voce del
Presidente della Commissione Slalom dell' I.C.F. che Fulvio era
stato promosso.
Saluti a tutti e si parte. Ci aspetta
una lunga strada e non abbiamo ancora deciso se ci fermiamo a
dormire o facciamo un'unica tirata.
Il viaggio sino a Sanremo è veloce. Si
parla un po' di tutto ma soprattutto della nostre esperienze
canoistiche ed il tempo vola.
Peccato che in Italia le strade non
siano tanto fluide come in Francia !
Albenga-Savona...28 Kilometri di coda
!!
Alle tre di notte sono a casa e mi
viene da sognare ancora in francese.
Anche questa è fatta ed il nove di
luglio si riparte, questa volta per l'America: Junior e Under 23
Word Championships.
Giuseppe D'Angelo
(alcune
foto di D'Angelo in postazione sono di Ettore Ivaldi che
ringraziamo per l'attenzione che dedica sempre al nostro Collegio) |