Coppa del Mondo – Maratona – Roma –
25/26.06.2011
Il 25 ed il 26 giugno si è svolta a
Roma la Coppa del Mondo di Canoa Maratona. Questa prova
unica di Coppa del Mondo è stato un test, per l’organizzazione, in
previsione dei Campionati del Mondo di Canoa Maratona, che si
svolgeranno a Roma dal 18 al 23 settembre del prossimo anno.
Il 24.06 alle 11.00, comincia
l’avventura partecipando alla riunione dei Team Leader delle 11
nazioni che hanno preso parte all’evento. Alla riunione hanno
partecipato anche Vincenza Bonerba, Raffaella Deserafini, Eleonora
Di Matteo, Anna Rita Placati, Fulvio Asconio, Gianluca Cestra,
Vitantonio Nicola Fornarelli, Tony Incollingo, Ernesto Meloni
Maurizio Scalfari, Giuseppe Sgobio (che ha fornito
le foto che sono sul sito ed in questo sunto) e Nicola
Bevilacqua, che ha deciso di designarci per vivere un’esperienza,
diversa dalle altre come clima e come ambiente, che definisco
gratificante. Vuoi perché alcuni colleghi hanno potuto vedere per
la prima volta cos’è una gara a livello Internazionale, vuoi
perché, per quanto mi riguarda, è stata un’esperienza vissuta in
casa.
Al termine della riunione con i Team
Leader, svoltasi in modo pacato, c’è stato l’incontro con i
colleghi stranieri che hanno subito fraternizzato con noi italiani
stabilendo, quindi, un rapporto che si è dimostrato molto utile
nei giorni seguenti.
Sabato:cominciano le gare delle barche
singole. Gli orari, rispetto a quelli ai quali siamo abituati,
sono decisamente diversi (la prima gara è iniziata alle 09.45) ma
anche molto più lunghi, poiché vengono effettuate a gruppi e non
tutti insieme e le gare successive partono quando sono finite le
precedenti. Questo ha voluto dire che abbiamo finito alle 17.00
sia il sabato che la domenica.
Domenica: si è ripetuto, lo stesso
programma del sabato per le barche doppie.
I colleghi italiani sono stati
affiancati ai colleghi stranieri. C’è chi, sembrerebbe, aver
lavorato un po’ meno (controllo imbarcazioni), in confronto ad
altre postazioni, ma hanno dato una mano ai colleghi impegnati al
trasbordo. C’è chi, invece, è rimasto più tempo in campo (i
colleghi in virata e all’arrivo), poiché il Chief Official ha
ritenuto di non fare delle turnazioni alle postazioni, ed ognuno
ha svolto lo stesso compito per tutta la manifestazione.
Facendo un bilancio dei giorni di
gara, considero questo test proprio ottimo, come sopra detto, per
il clima che si è creato durante tutta la manifestazione e ritengo
che i colleghi che vi hanno partecipato, che non erano abilitati
solo per “sprint e marathon”, abbiano vissuto una bella
esperienza.
Esperienza che l’anno prossimo qualcun
altro degli UUG italiani potrebbe rivivere perché nei giorni che
precedono i Campionati del Mondo, arbitrati da Officials con
abilitazione ICF, vengono disputate le gare Master, che usualmente
vengono arbitrate da arbitri nazionali sotto la supervisione dell’ICF.
Le gare Master saranno molto
impegnative, lo scorso anno in Spagna hanno partecipato n. 480
Master e, certamente, richiederanno un grande sforzo da parte
degli organizzatori, che dovranno migliorare alcuni aspetti della
gara, specie nel miglioramento degli attracchi di entrata ed
uscita del trasbordo, che per questo appuntamento sono stati
realizzati con una ripida scalinata di collegamento dai pontili al
percorso da fare a piedi, ma che la stessa scalinata dovrà
diventare una rampa meno insidiosa e più facile da intraprendere
per ogni trasbordo.
Spero che la DAC sappia cogliere
l’ulteriore opportunità di far vivere o rivivere un’atmosfera che
permette di crescere e di maturare un’esperienza altrimenti
irripetibile.
Per la parte brillante della
manifestazione faccio notare che c’è stata la presentazione della
moda uomo per l’estate dove si può ammirare il coordinato
scarpa/maglietta, cordino accredito/borsone (il dietro del modello
è visibile sul sito
sulle “nostre foto”), il confronto tra scarpe gialle con
mangiata di bombolone, e l’ennesimo esempio che in Italia c’è chi
lavora e chi guarda.
Relazione scritta a quattro mani da
Nicola Bevilacqua e Stefano Zsigmond.
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