Ecco finalmente qualche momento per raccogliere idee e memoria della mia trasferta agli Europei di Slalom 2011 a La Seu d’Urgell.

Un campo olimpico, tante emozioni....

 

La memoria va al 1992, allora ero una “giovane” ufficiale di gara di canoa ma mi occupavo quasi esclusivamente di olimpica e di qualche rara regionale di discesa….. Il mondo dello slalom, a me pressoché sconosciuto, mi diede subito una grande emozione: l’oro olimpico di PierPaolo Ferrazzi….. a distanza di 19 anni da allora arrivo proprio su quel campo !!, con grande disponibilità proprio Pierpà viene a prendere Beppe Vercelli (lo psicologo) e me alla fermata dell’autobus  “della dogana”  che ci ha portato qui in circa 3 ore di viaggio da Barcellona. Spesso, poi, terrà sott’occhio il nostro lavoro. Nello staff diretto da Mauro Baron, oltre a Pierpà - che qui è di casa - incontro anche Roberto D’Angelo: campioni fra i campioni e tutti i tecnici più giovani che con grande professionalità e competenza si dedicano agli atleti. Sono giorni che si allenano sul canale, sono già stati a Londra, sono molto concentrati per i prossimi impegni, e già parlano di prove  di Coppa del Mondo e Mondiali, visionanovideo, chiacchierano …sempre e solo di canoa !

Sono molto affiatati, fanno molto squadra e tutti mi accolgono con grande cortesia sapendo purtroppo che il mio ruolo mi porterà a risultare non sempre “gradita”….

 

Alle 17 c’è riunione della giuria, Chief Official Zbiniew Kudlick che ho già conosciuto in altre occasioni, Chief  Judge è Enric Balastegui (Esp), Assistant Chief Judge è Fernando Alonso (ma vai a raccontare a Giacomo che non è lo stesso Fernando Alonso  che corre la domenica sui circuiti di F1!!!).

Ritrovo tanti giudici che avevo già conosciuto: Ian e Katarina (Svk), Brigitte (Fra), Rien (Ned), Krzysztof e Danuta (Pol). Molti invece sono i volti nuovi, Maria (Rus), Antoinette e Helke (Ned), Nikos (Gre), Leesa (Gb), Peter (Cze) e molti spagnoli che nei giorni successivi saranno fondamentali per un po’ di cambio e qualche sostituzione.

Alcuni colleghi previsti in lista non si presentano e dunque l’ipotizzato disegno delle postazioni deve essere rivisto. Sono transmission judge sul 3° settore sia per le qualificazioni che per le semifinali e le finali. Si tratta delle porte 7 (in risalita) e della 8 in discesa. Vista la carenza di giudici, viene stabilito che il giudice meglio posizionato della porta 7 è Ian (che è anche sulla porta 6) e Katherina sulla porta 8, ma si deve occupare anche della 9-10-11. Io le darò un’occhiata anche sulla porta 9 per i tocchi di schiena in uscita.

Si concordano segni e disegni, si preparano i fogli  Il capo non finisce di raccomandare le note a margine degli schemini, soprattutto la chiarezza e la univocità di quanto annotato. In una delle tante riunioni, senza molti complimenti invita un collega a non scrivere commenti nella propria “lingua madre” comprensibile solo al Chief Official….

 

 

 

Altra raccomandazione è quella di mantenere comportamenti palesemente super partes almeno sul percorso e durante le ore di lavoro. Non sono gradite situazioni in cui il giudice interloquisce sistematicamente con i capi squadra, nemmeno quelli della propria squadra!. Vista la carenza di giudici, un tema particolarmente acceso è quello della mancanza di un giudice per ogni porta soprattutto per le – inevitabili - difficoltà nelle gare a squadre. Nel caso di contestazioni potrà essere utilizzata la prova video che però, al momento in cui verrà effettivamente utilizzata, non sempre si  rivelerà utile per una corretta valutazione di penalità contestate.  Anche per ciò, alcune decisioni sono state significativamente non condivise dagli stessi colleghi coinvolti avendole assegnate: alcuni giudici, le cui penalità sono state tolte per prova-tv hanno provocatoriamente invitato il Chief Judge ad arbitrare  solo con la prova-tv, liberandoli dall’impegno di ore e ore in postazione. 

Nella riunione di fine giornata, il Chief Judge, non relaziona granché su questa casistica, limitandosi a dire quanti reclami o semplici richieste di informazioni siano state presentate.

 

Nella prima giornata alla mia postazione tutto fila liscio, nessun particolare problema: c’è buona sintonia coi colleghi (entrambi dalla parte opposta del canale). La squadra italiana del C1, grazie al reclamo accolto su una penalità, passa alla semifinale ma purtroppo non andrà oltre. Anche Angela Prendin, nel K1 femminile, non riuscirà a qualificarsi. Peccato.

 

Il venerdì ci sono le qualifiche per le categorie più numerose del K1 e C1 maschile: sarà giornata particolarmente impegnativa anche per noi. La porta 7 è “alta”, lo segnalo al capo prima che inizino gli apripista, immagino già le possibili “interpretazioni” di molti campioni - in particolar modo i K1 - per affrontare questa risalita. Man mano che gli atleti scendono mi convinco che forse ho pensato male e che invece tutti la affrontano senza particolare ardore. Ho detto tutti? Certo, volevo dire tutti, fino a che non è andato giù lui, il n. 1 del ranking  mondiale, quello che secondo le regole parte proprio quando sono partiti tutti….gli altri ! E infatti lui, interpreta la “7” a suo modo. Purtroppo, il mento resta fuori, con Ian è un colpo d’occhio, segnalo la penalità al centro classifiche e non vi dico con quanto rammarico ho alzato la paletta del 50 !! Perché proprio tu? Perché proprio lì? Mannaggia. Ma Daniele vuol farmi morire?

No, no, vuol solo confondere le acque, già mosse, e con una 2° manche superba si qualifica senza problemi. E’ ben consapevole che tutti lo temono. La gara del C2 non mi sfianca così tanto, Benetti-Masoero difendono la loro fama, Ferrari-Camporesi dimostrano che sono giovani ma che stanno crescendo molto e presto anche loro si faranno notare fra quelli che contano…ma una banale penalità li esclude dal qualificarsi alla semifinale.

 

Le giornate sono molto lunghe e impegnative per noi giudici. Non bastano forerunners e competitors, per far sì che non ci muoviamo dalla postazione nei minuti successivi all’ultimo atleta in gara vengono fatti scendere anche i closerunners, in qualche occasione anche una ventina. Non male.

Nei quattro giorni di gare sono stata affiancata da 3 diversi addetti alla trasmissione. Il primo giorno sono con Juan Pablo Garcia Ramirez, un ragazzo messicano che parla solo spagnolo, il secondo giorno sono con Cuxo, un signore basco: entrambi dimostrano poca attenzione all’orologio e, Siwidata, li redarguisce un po’ perché alla ripresa dopo i vari intervalli la trasmissione del mio settore è “lenta a riprendere”….Gli ultimi giorni invece sono con una gentilissima signora di La Seu…non vorrei dire ma a quel punto lì tutto fila impeccabile.

 

 

La domenica delle finali, finalmente, sembra una calda giornata di inizio estate spagnola. Niente a che vedere coi giorni precedenti in cui ci siamo dovuti coprire per l’arietta di montagna. Il Chief Judge è sempre molto impegnato, e mi avvisa che oggi alla porta 7 ci sarà un collega spagnolo. Nel frattempo vedo Ian che si aggira “in borghese” e si gode le gare da spettatore. Anche su questo il Chief Judge non ha fatto alcuna menzione alla riunione della sera precedente ma il collega era stato visto ampiamente e animosamente dibattere col team leader della propria nazione proprio il sabato pomeriggio. Sarà questo il motivo?

Anche con il nuovo arrivato  riusciamo a lavorare bene e la giornata delle finali è entusiasmante. Il C2 a squadre italiano (Benetti/Masoero, Ferrari/Camporesi e Momenti/Colazingari) sfiora il podio ma il grande tripudio per tutti è l’oro di Daniele Molmenti. Un grande personaggio, davvero entusiasmante. Nel momento della sua premiazione, per fortuna, c’è una breve pausa e riusciamo a staccarci dalla postazione. Ma presto si riprende.

 

Appena terminato il mio impegno, ho avvisato i Capi e ho già salutato i colleghi, scappo via perché rientro in Italia con un passaggio in auto col Luigi Sesana e Alex Rossi (medico e fisioterapista). Il viaggio corre veloce in loro compagnia, e alle 3 del mattino sono recapitata sotto casa. Che sarà mai? domattina sveglia alle 7 c’è l’ufficio e i colleghi che reclamano le loro ferie !!!
 

Enrica Berlingieri