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Il 22 luglio parto
per Liptovsky Mikulas. Fortunatamente le coincidenze sono tutte
rispettate e a Bratislava mi incontro con una bella comitiva di
colleghi slovacchi con il quale il Comitato Organizzatore mi ha messa
in contatto per arrivare a Liptovsky Mikulas. Non so se per effetto
della torrida temperatura che mi accoglie a Bratislava, mi sembra di
avere le allucinazioni: sarà mica questo il mezzo per raggiungere il
campo gara ?
Non
preoccupatevi, è tutto sotto controllo. La comitiva di Carol
Blazej, autista, Branco Illeck navigatore, sua moglie Emilia
Illeckova e altri 8 compagni mi accoglie con un corale
“Buongiorno, Enrica !!” In pochi minuti siamo già sull’autostrada con
previsione di arrivo in 4/5 ore visti i tanti cantieri di lavoro.
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Emilia parla inglese molto bene e, seduta accanto a me, mi
fa da Cicerone lungo il viaggio indicandomi le città che
attraversiamo, mi mostra numerosi castelli e mi racconta
un po’ della vita slovacca e della sua economia. Nella seconda
parte del viaggio, dopo la pausa per una pizza e la Zòfola,
bevanda scura un po’ aromatizzata, Sancho (Pètro L’ubro
all’anagrafe) tira fuori la chitarra e sostituisce l’autoradio.
L’arrivo a
Liptovsky Mikulas è alle 22,30. Trovo Mauro Baron gentilmente ad
aspettarmi in albergo per salutarmi e aggiornarmi sui programmi
della prima giornata di gare.
Sarà lui ad
accompagnarmi al campo di gara con il pulmino ogni mattina per
miei impegni anche se gli orari della squadra non coincideranno
con i miei.
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Nei giorni successivi avrò modo di riscontrare quanto
lo staff Italia sia molto impegnato nel supportare tecnicamente e
logisticamente i ragazzi, è un bel gruppetto…quanto sono giovani e
quanta disciplina sotto il ferreo coordinamento di Mauro Baron,
Mario
Veronesi e Pierpaolo Ferrazzi.
Giovedì 23
alle 8 è confermato l’accredito dei giudici e la prima riunione
che inizia puntualmente. Ci sono Alexander Slafkovsky, Presidente
del C.O e deputato al Parlamento Slovacco, Zbiniew Kudlik - Chief
Official, Kata Piackova - Chief Judge e Ian Piacek - Assistant Chief Judge che ci danno il benvenuto.
Ma quanti siamo ! |
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Riconosco Brigitte Zougrana (Fra) incontrata a
L’Argentière la Bessèe nel 2006, Marian Gonciarz a Cracovia nel
2007 e il gruppetto slovacco del “servizio navetta” della sera
precedente, ma siamo davvero tanti e per molti di loro mi sarà
difficile anche solo ricordare la nazionalità. Conosco Francisco
Xavier Martines Vesga “Musku” che sapeva del mio arrivo e del mio
francese….. dal caro amico Peppinò. Ma chi non conosce Peppinò ? Tanti
mi chiedono di lui e sanno che lo incontreranno a Seu d’Urgell a
settembre ! Tutti gli mandano i loro saluti. Mi incontro con Emilia;
alle riunioni del mattino siamo sedute vicine e, una per volta, mi
insegnerà qualche parola slovacca “Ahoì, ciao”, “Dobrà,
bene/buono/ok”, “Dobreràno, buongiorno”, “Dovidènia, arrivederci”.
Si fa l’appello, io sono registrata come Mr. Berlingieri:
visto che era pervenuto solo il mio cognome hanno pensato d’ufficio
che potessi essere Mr !! Divento subito Enricà, così facciamo prima !!
Dopo i saluti di benvenuto, il Chief Judge ricorda a tutti
il programma della giornata: con l’aiuto di slides ci dà le istruzioni
necessarie al lavoro e con un paio di foto si fa un po’ di casistica
sui 50. Ci assegnano il settore e la postazione.
Per le gare individuali tutti i giudici assegnati al settore
controllano tutte le porte mentre per quelle a squadre ognuno guarda
una sola porta per tutte e 3 le imbarcazioni. Con un fac-simile di
schema di penalità, che viene consegnato ad ognuno di noi, Kata e
Zbiniew insistono su come vanno indicate le penalità ma soprattutto
insistono affinchè scriviamo ogni dettaglio del tocco oppure
commentiamo il 50 senza limitarci ad indicare le lettere convenzionali
del “salto di porta”: occorrerà sempre predisporre nello schemino ogni
nostra indicazione e commento utile. Viene aggiunta anche la lettera
H, è quella che indica che solo metà testa è passata. Effettivamente
sarà la più utilizzata. Raffrontando lo schema delle penalità
predisposto con quello utilizzato da noi constato la netta somiglianza
(ce lo hanno un po’ copiato) mentre verifico la mancanza delle frecce
che indicano come è stata affrontata la porta in risalita, da destra o
da sinistra.
Le raccomandazioni
sembrano sempre informazioni scontate ma vengono ripetute ogni mattina
sulla base delle informali richieste (inquiries) e dei reclami (protests)
dei team leaders dei giorni precedenti. Evidentemente dunque le
istruzioni non sono così scontate.
Per le qualifiche,
in quattro siamo assegnati al 2° settore con le porte 4-5-6. La 4 è
una risalita, la 5 è una sky molto ampia con le paline lungo la linea
mediana del fiume, è segnata in discesa ma alcuni team leader
contestano la direzione ipotizzando che nella effettuazione della
porta quella dovrebbe essere una risalita.
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La “mia” porta 6 è una tradizionale discesa e non darà
particolari problemi di tocchi o salto. Ma alcuni 50 saranno
assegnati con ampio accordo di tutti sia sulla 4 che sulla 5.
Giudice di trasmissione è Jurgen Korhing (Ger) sistemato
sulla destra orografica, Branko Illeck (Svk) sul ponte per
la porta 5, Ivan Dròban (Svk) ed io sulla sinistra
orografica per le porte 4 e 6. Siamo sistemati in modo da formare
un trapezio con una visuale a 360° su tutte le 4 porte.
La prima
giornata, dedicata agli junior, parte alle 9,45 con gli
apripista, 45 minuti di pausa per il pranzo e via di nuovo dalle
13,30. |
Termineremo alle
19,30 dovendo attendere la risoluzione di un paio di protest sulla
gara a squadre.
La giornata è dunque molto impegnativa e torrida. Ma c’è la
possibilità di avere un po’ di cambio grazie a 3 giudici a
disposizione per sostituirci temporaneamente. Verso le 17,30
abbiamo mezz’ora di pausa prima delle squadre e ne approfitto per
rinfrescarmi un po’ le idee!!
Il venerdì
inizia con la consueta riunione dei giudici. Dopo le
raccomandazioni di Kata sale la polemica fra alcuni giudici
slovacchi. Emilia mi traduce brevemente l’argomento del
contendere: qualcuno contesta il metodo di rilevazione delle
penalità delle squadre asserendo la preferenza che ogni giudice
rilevi il passaggio di un atleta su tutte le porte del settore.
Capisco dunque che il giorno prima la lunga attesa prima del
”liberi tutti” alle 19,30 derivava dal fatto che alcuni avessero
rilevato le penalità in maniera differente dalle istruzioni e
dunque sia stato più complesso risalire a tutti gli schemi da
verificare per rispondere al protest. |
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La discussione, rigorosamente in slovacco, si chiude con il
mantenimento della decisione adottata dal Chief Judge già dal giorno
prima: va verificata 1 sola porta per tutti e 3 gli atleti. Chiuso
l’argomento, oggi pensiamo agli Under 23.
Dopo il temporale
della notte la temperatura è davvero gradevole e, malgrado il lungo
programma, la giornata scorre velocemente. Alla sera siamo tutti meno
stanchi e disidratati pronti per la cena offerta dal C.O. Ma prima c’è
ancora l’approvazione del nuovo percorso per le Semifinali
individuali.
L’occasione della cena ad inviti del venerdì, serve a
conoscere un po’ meglio alcuni. Insieme a Claudio Camporesi - neo
rappresentante nella commissione slalom dell’ECA - ci intratteniamo
con “Musku” (Esp) e Brigitte Zoungrana (Fra) parlando molto delle
nostre rispettive esperienze nello sport e poi delle difficoltà delle
società sportive e del loro ruolo educativo. E’ tutta una serata
incentrata sul francese. Mi soffermo a far due chiacchiere con Jean
Michel Prono, Alexander Slafkovsky e signora. Con Prono gli
argomenti non sono molti, ma uno è sempre presente Peppinò….Peppino à
droite…..Peppinò à gauche , ecc. La serata è all’aperto, è molto
tiepida e si fa lunga quando ci raggiunge anche Ivan Cibak,
Technical Organizer e presidente della Federazione Slovacca. Parla
molto bene l’italiano e facciamo un giro per Liptovsky Mikulas by
night visto che la riunione del sabato è fissata 30 minuti più tardi
del solito.
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Per il sabato e la domenica, sul nuovo tracciato, vengono
modificate le postazioni e i settori. Sono assegnata al IV
settore, porte 9 e 10. Insieme a Jenny Walker (Gbr –
transmission judge) sono sistemata sulla destra orografica mentre
Brigitte, alla porta 10, è dall’altra parte del canale. Addetta
alla trasmissione c’è Ol’ga Lejsalova. Formiamo una vera e
propria “squadrona” !!
Dalla mia
postazione a monte della porta 9 vedo bene la palina sinistra
della 8 (una risalita) mentre il collega sloveno che sta
sull’altra sponda e a cui è affidata sembra riluttante a
posizionarsi in maniera efficace anche rispetto ai suoi compagni
di settore (il 3° settore è composto da soli maschietti Ger- Slo-
Gr). Con loro concordiamo che io dia un’occhiata anche alla palina
incriminata della porta 8. |
Tutto procede al meglio quando alle 14 si scatena una
tempesta di vento e acqua che costringe gli organizzatori ad
interrompere le partenze prima delle finali del C2 Junior. Mi copro
ben bene e mi godo il pile, la giacca, la cerata (e i calzettoni !!) e
metto al riparo nelle buste di cellophane gli schemini e i blocchi
ancora da compilare.
La tempesta passa ma la temperatura è scesa di molto e per
tutto il pomeriggio continueranno i piovaschi.
Per le finali
delle squadre dovrà essere ripristinato il primo percorso
utilizzato per le qualifiche, in modo che chi fa la gara a squadre
Under 23 ed è anche nelle finali individuali della domenica (U23) non
abbia un’occasione in più rispetto agli altri per provare il
percorso. Ci sarà dunque una pausa di un’oretta che sfrutto per un
po’ di pubbliche relazioni. Partono le finali delle squadre: dalla
mia postazione non ho la possibilità di capire come stanno andando
le gare. Fra i tanti gesti convenzionali e ormai collaudati per le
segnalazioni delle penalità nel settore non riconosco quelli che
mi sta facendo Brigitte dall’altro lato del canale. Ora
capisco ! Vuole “solo” dirmi che l’Italia ha vinto la gara a
squadre del K1 Junior. Zeno Ivaldi, Luca Colazingari
e Giovanni De Gennaro saliranno insieme sul gradino più
alto del podio e ci regaleranno l’emozione dell’inno nazionale
all’alza bandiera. Bravi ragazzi e grazie !!! |
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Al termine delle gare incontro mamma e papà De Gennaro ed
Ettore Ivaldi e mi rallegro con loro. A cena mi congratulo anche con
Baron e Veronesi. |
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La domenica
mattina il tempo è ancora perturbato, la riunione è fissata alle 9
c’è un po’ di tempo per prendere un caffè con gli altri mentre
prepariamo i fogli dalla lista di partenza di Semi Finali e Finali
U23.
La giornata
passerà bene, ancora qualche penalità -anche clamorosa- nelle
finali, ma nessun problema per richieste di verifiche. Al termine
della giornata “saluti e arrivederci” con tutti e con la squadra
italiana partecipo alla cerimonia di premiazione.
In entrambe le
postazioni coperte in questi 4 giorni di gare trovo conferma
dell’esperienza dei Transmission Judges: coordinare il lavoro di
colleghi abituati a lavorare in modo differente (soprattutto i
tocchi), per rendere poco plateali ai non addetti ai lavori le
comunicazioni interne di servizio e come, invece, debbano
utilizzarsi, con serenità e fermezza i segnali per il pubblico.
Solo in un paio di occasioni nei 4 giorni l’Assistant Chief Judge
Iannes ha ritirato i fogli del nostro settore per verificare la
corretta penalità a seguito di inquiry o protest.
Alle riunioni fra
gli arbitri si è parlato sempre di modulistica. Il Chief Judge non si
è mai stancata di ripetere e raccomandare l’uso delle istruzioni
fornite per rendere più agevole le ricerche e dimostrare l’inattaccabilitrà
delle decisioni del settore. La discussione fra giudici slovacchi
contrari alle indicazioni del Chief Judge nell’assegnazione delle
penalità alle squadre è stata accesa ma inutile: concordato un
metodo efficace va seguito da tutti evitando il complesso e
laborioso girar di carte per risalire a tutti gli schemi da
verificare per rispondere al protest. |
Calato il sipario sui Campionati Europei Junior e Under 23
2009, si pensa al viaggio di ritorno a casa. Uno dei 3 pulmini
della squadra italiana farà tappa all’aeroporto di Bratislava
per accompagnarmi. Partenza lunedì mattina alle 6 perchè il
viaggio è lungo. Con Baron si parla già dei prossimi impegni
della nazionale. I ragazzi dormono beati sognando ancora la
festa a cui hanno partecipato ieri sera….ma di questo, io non
c’ero, non posso raccontarvi niente !!!
Dovidenia !!! (arrivederci)
Enrica
N.d.r.
Amici di amici ci hanno fatto
sapere che Enrica si è fatta onore sul campo e "fuori" e
ci hanno inviato altra ulteriore ampia documentazione
fotografica della trasferta Slovacca.
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