I nostri colleghi polisti, impegnati nel Campionato Mondiale che si è svolto a Milano, ci hanno inviato a caldo le loro considerazioni sull'avventura che li ha visti coinvolti.

Ve le proponiamo:


 

 

Ti mando la mail di Fabiano Roma, che merita di essere pubblicata sul nostro sito.

Ciao
Gianluca Zannoni

 

8 settembre 2010

 


Da: Fabiano Roma <romafabiano@libero.it>
A: Zannoni Gianluca; PELLI MAURIZIO <skins5668@alice.it>; Andrea Donzelli <andrea.donzelli@situando.it>
Inviato: Wed Sep 08 10:18:58 2010
Oggetto: Mondiali di canoa polo

 

Gent.mi

Andrea Donzelli

Gianluca Zannoni

Maurizio Pelli

 

 

Desidero ringraziarVi per l'impegno, la serietà e la professionalità dimostrate nel corso del recente Campionato del Mondo di canoa polo di Milano.

Per l'intero settore è stato un successo, sia in acqua che organizzativo al quale avete concorso Voi arbitri, unanimemente indicati tra i migliori in circolazione.

Sicuro di interpretare il sentimento di tutti i "polisti" italiani, vogliate gradire cordiali saluti.

Fabiano Roma

Cons. Naz. F.I.C.K.

 


  

 

Cari colleghi i mondiali di canoa polo di Milano si sono appena conclusi, e devo dire che di quelli da me vissuti questi sono stati di gran lunga i migliori dal punto di vista organizzativo.

La struttura messa in moto dall'organizzazione è risultata veramente efficace, tutti si sono adoperati perchè nulla fosse lasciato al caso.

Già quando siamo arrivati il 31 agosto, sistematici in albergo abbiamo seguito la nostra riunione notando che la logistica e le strutture messe a disposizione degli arbitri erano aldilà degli standard soliti.

Il nostro Chief Referee Concrane, ci dava le indicazioni su come applicare al meglio le direttive che preventivamente ci aveva anticipato a mezzo mail.

Dopo aver visionato filmati su diversi casi di gioco, ci veniva distribuita la divisa, messa a disposizione dall'organizzazione.

Il mercoledì distribuiti per squadre, si comincia con i primi incontri dei gironi eliminatori; devo dire che sin dall'inizio le partite tranne in alcuni casi si sono rivelate equilibrate, generando da subito a fine partita confronti tra le varie coppie arbitrali.

Dei ventiquattro convocati direttamente dall'ICF, la nostra presenza non era neanche la più nutrita considerando che c'erano dai diversi paesi i seguenti arbitri:

 

4 GERMANIA

3 ITALIA

2 FRANCIA

1 OLANDA

2 CHINA TAIPEI

1 GIAPPONE

2 NUOVA ZELANDA

2 STATI UNITI

1 GRAN BRETAGNA

1 IRLANDA

1 RUSSIA

1 AUSTRALIA

1 SPAGNA

1 DANIMARCA

1 POLONIA

 

Da sottolineare l'uso della sanzione con il cartellino verde sin dal primo fallo commesso ad inizio match, del "team warning" ( cartellino verde a tutta la squadra per fallo simile ripetuto da più giocatori) e la sanzione con il cartellino giallo al ripetere la stessa infrazione dal giocatore per la seconda volta.

Questo ha generato una generale attenzione da parte degli arbitri a spezzare sul nascere atteggiamenti e comportamenti troppo violenti e veementi.

Da parte nostra, ancora una volta se fosse necessario, abbiamo avuto la conferma che la considerazione della classe arbitrale italiana è alta, venendo assegnata a Zannoni la finale senior maschile e U21 femminile, a Donzelli la semifinale maschile e a me la finale 5/6 maschile, oltre ad una media di dieci incontri al giorno, stimolante ma molto probante dal punto di vista fisico e mentale .

Abbiamo avuto il piacere di avere con noi il Consigliere DAC Bevilacqua, che, addetto ai tavoli, ha seguito con interesse la gestione del gruppo arbitrale, cercando di fare tesoro delle informazioni recepite.

Nel week end i colleghi Verganti, De Rosa e Mori sono accorsi insieme a migliaia di spettatori per seguire gli incontri finali, e chiacchierare con noi sugli arbitraggi visti e con mio grande piacere ho incontrato anche uno dei padri degli arbitri di polo, Paolo Chiavacci, sempre entusiasta nel vedere i suoi allievi all'opera.

Sarebbe stato interessante condividere questa bella manifestazione con altri colleghi e membri della DAC, cosi da avvicinare la disciplina più giovane a coloro i quali non conoscono questa specialità cosi spettacolare, sarà per la prossima occasione... 

  

Maurizio Pelli

 

7 settembre 2010


 

Innanzi tutto i numeri:

i Mondiali di Milano hanno avuto 280 partite arbitrate da 25 arbitri, con una media quindi di 11,2 partite a testa.

 

Gli arbitri azzurri si sono “guadagnati la pagnotta” dando il meglio di sé innanzi tutto con il numero di partite arbitrate:

DONZELLI 22 (12xMen, 5xWomen, 5xU21 Men)

PELLI 26 (9xM, 6xW, 9xU21M, 2xU21W)

ZANNONI 22 (9xM, 6xW, 4xU21M, 3xU21W)

 

I tornei maschili sono stati caratterizzati da un grandissimo equilibrio e per tutto il mondiale gli arbitri hanno affrontato delle gare ad altissima intensità, diverse delle quali determinanti per accedere alle posizioni più prestigiose. Eclatante il caso dei Senior Men che il sabato mattina hanno affrontato l’ultima partita sapendo che 10 di loro potevano potenzialmente arrivare nei primi 4 posti…pensate che pressione!!!

Mai come quest’anno l’operato arbitrale è stato giudicato sostanzialmente positivamente da giocatori ed allenatori a dimostrazione della qualità raggiunta dai giudici internazionali.

Riflettori particolari puntati su GIANLUCA ZANNONI che ha disputato la Finale Maschile, la Finale Femminile e la semifinale U21M,  a riconoscimento del livello raggiunto in quasi un decennio di impegni internazionali.

Non sono mancate soddisfazioni nemmeno per MAURIZIO PELLI, il più “fresco” dei tre a raggiungere meritatamente il grado “A” proprio in quest’anno. La partita per il 5/6 posto dei Men, tra Spagna- Nuova Zelanda, 0-1 il risultato finale, oltre ad essere stata giocata ad altissimo livello era determinante per i prossimi abbinamenti dei Mondiali di Madrid 2012: già sappiamo che sarà la Spagna ad essere inclusa nel girone degli azzurri…

Per il sottoscritto grande soddisfazione nell’arbitrare delle partite così impegnative, forse la più dura è stata Danimarca-Nuova Zelanda, terminata in un pareggio, con gli atleti molto spesso al limite del regolamento.

 

L’Italia era l’unica nazione ad essere rappresentata da 3 arbitri di grado A; rimane solo da augurarsi che i risultati raggiunti dalla “triade” possa essere di stimolo per le nuove leve a dedicarsi ad una disciplina sicuramente impegnativa ma che è in grado di offrire grandi emozioni e soddisfazioni.

 

Andrea Donzelli

 

6 settembre 2010