I nodi per gli aquiloni
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Bocca di Lupo
Il nodo "bocca di lupo" è utilizzato prevalentemente per unire i cavi agli aquiloni, si tratta di un nodo sicuro e facilmente amovibile. Il cavo nero rappresenta il punto di attacco sull'aquilone, mentre il cavo viola rappresenta il cavo di traino.
Il nodo di Prussik
Il nodo di Prossik è ottimo per la fabbricazione delle briglie in quanto permette di spostare la regolazione in modo facile e di bloccarla tenacemente con un solo movimento. si tratta di una "bocca di lupo" fatta passare nell'asola 2 volte. Nelle foto si vede il nodo in posizione scorrevole e in posizione bloccata:
Il nodo Savoia (ad "otto")
Il nodo ad "Savoia" (chiamato dagli inglesi "eight-knot") é utile per tutte le applicazioni "bloccate". Ha l'enorme pregio di non stressare la corda e quindi evita in condizioni di trazione che la corda si "strangoli" da sola. Quanti di voi avranno notato che i cavi si rompono spessissimo dove c'è un nodo ! Con "otto" non succederà più. Qui sotto vedete come si esegue a corda singola, ma soprattutto si usa a corda doppia per fare i terminali ai cavi da applicare alle briglie o alle maniglie.
Unire due cavi: Il nodo Inglese
Capita a volte di dover unire un cavo con un altro, magari per una rottura, o semplicemente per un'aggiunta. Vi sarete resi conto che non serve a nulla fare "tanti nodi": non appena in trazione o si scioglie o si strappa. Il sistema mostrato di seguito vi sarà utilissimo sia per giuntare due cavi, sia per unire tanti cavi in uno solo. Si tratta di due nodi semplici (piani) in cui l'uno prende il cavo (o i cavi) dell'altro. Una volta stretto è sicurissimo. Raccomandazione ! Non usate cavi giuntati per pilotare acrobatici ! Quando si strappano sostituiteli !
Come attacare i cavi all' aquilone
Vediamo ora in sintesi come utilizzare i vari nodi. L'illustrazione che segue è una vista di unione di come attaccare i cavi all'aquilone. Notare che basta un nodo ad "otto" per assicurare la massima tenuta. Meglio sempre "Inguainare" i cavi per proteggerli dall'usura dello sfregamento.
Come unire le briglie alle stecche alari
Per unire le briglie alle stecche alari in corrispondenza dei giunti esistono diversi sistemi, di seguito ne fornisco due, entrambi efficaci. Poichè non esiste un metodo per calcolare di quanto i cavi devono essere più lunghi rispetto alla misura del ramo di briglia (troppe variabili influenzano il risultato: spessore cavo e spessore stecca), consiglio di provare in simulazione con il medesimo cavo e la medesima stecca a formare un nodo, segnare il cavo in corrispondenza della stecca e, successivamente (sciogliendolo), misurare di quanto tenere più lunghi i rami rispetto alla lunghezza del finito.
1' metodo: facile, ma non estetico:
Eseguire alla fine del ramo di briglia un nodo semplice e stringerlo bene:
Poi passare attorno alla stecca e fare un altro nodo semplice che avvolga la stessa briglia (il risultato è un cappio scorrevole) :
... e stringere con forza ! -->
2' metodo: più complesso ma esteticamente molto più bello e professionale (consigliato):
Formare un nodo ad "Otto" e unire alla stecca mediante un nodo a "Bocca di lupo":
Un nodo "Regolabile":
Questo nodo è utile in tutte le applicazioni dove è richiesta una regolazione sicura e veloce (ad esempio briglie sperimentali). Questo nodo, se sottoposto a trazione, si blocca formando un'asola fissa, mentre se con le dita teniamo il nodo, quest'ultimo scorre lungo il cavo, permettendoci così di trovare la giusta lunghezza. Funziona bene con corde ruvide, meglio utilizzarlo con cavi in dacron; sui cavi tipici delle briglie (tubolari con anima all'interno) funziona benissimo.
Iniziate con un normale nodo:
Eseguite altre tre spire attorno:
Tornate verso sinistra e fate un'altra spira:
Stringete con forza, otterrete questo nodo: