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I cavi per acrobatici: Suggerimenti per un set perfetto.                 AquiCavi.jpg (6238 byte)

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Spesso maltrattati, a volte sottovalutati, sempre trascurati i cavi sono in realtà una componente importantissima del volo acrobatico. Li possiamo paragonare alle gomme per le auto di Formula 1: un errore di valutazione e anche il miglior aquilone pilotato da un esperto esegue performance deludenti. La rottura improvvisa di un cavo, può inoltre causare seri danni a persone o a cose. Impariamo a prepararli, conservarli ed utilizzarli al meglio.

 

Caratteristiche fondamentali di un buon cavo:

il più leggero possibile per non appesantire l’aquilone,

il più sottile possibile per fendere meglio l’aria,

il meno elastico possibile per trasmettere immediatamente i comandi all’aquilone,

scorrevolissimi con sé stessi per poter pilotare anche quando sono arrotolati,

resistenti ai raggi solari, alla salsedine e di facile pulizia (poiché si usano prevalentemente in spiaggia),

affidabili in base alla tenuta di peso dichiarato (rivolgetevi sempre a fornitori seri e affidabili).

 

Tipi principali di cavi e loro caratteristiche:

NYLON: per intenderci i fili da pesca; in sezione si presentano come un tondino pieno, sono quindi dei "monofilo". Inadatti alla stragrande maggioranza degli acrobatici in quanto sono elastici, pesanti in proporzione alla tenuta, non scorrono contro sé stessi. In commercio si può trovare anche lavorato in "ritorto" (tanti piccoli fili arrotolati su se stessi); il cavo così arrotolato diventa ancor più elastico in quanto genera "l’effetto molla". Possono tuttavia essere utilizzati per piccoli ascensionali.

DACRON: fibra sintetica economica lavorata a treccia. si riconosce al tatto perché è piuttosto ruvida. sono cavi economici con i limiti dovuti alla scarsa tecnologia applicata. Sono mediamente elastici, non scorrono benissimo, hanno un rapporto spessore/tenuta svantaggioso, cioè occorre una sezione alta per assicurate una buona portata e quindi hanno poca aerodinamicità. Adatti per principianti o per chi vuole un cavo economico. Possono essere utilizzati con gli acrobatici (senza pretese).

KEVLAR: fibra sintetica ad alta tecnologia lavorata in treccia o a fili paralleli avvolti da una guaina di altro materiale (generalmente nylon o plastica). Riconoscibile per il caratteristico colore giallastro (per vederlo bisogna tagliarlo), al tatto sembra lana di roccia. Estremamente robusta, quasi per niente elastica, potrebbe essere l’ideale se non fosse per l’eccessivo peso e la scarsa scorribilità contro sé stessa. Adatta dove è richiesta una forte e sicura tenuta (grossi ascensionali, aquiloni da trazione o acrobatici per venti veramente forti). Attenzione a non sfregare un cavo di qualsiasi altro materiale con un cavo in Kevlar: lo trancia come burro ! In gergo vengono chiamati "i cavi Killer" stateci alla larga !

DYNEEMA/SPECTRA/CORAMIDE: fibra sintetica ad alta tecnologia lavorata in treccia, composta da tanti piccoli filamenti sottilissimi. Riconoscibile al tatto per la sua estrema scorrevolezza, generalmente di colore bianco (ma non solo) è il cavo più adatto in assoluto per gli acrobatici. E’ estremamente leggera, sottile, resiste abbastanza bene agli agenti atmosferici, quasi per niente elastica e di facile manutenzione. Unico difetto ? Il prezzo ! Considerate comunque che un set di cavi può durare anni (se utilizzato con criterio) e considerate i vantaggi che avrete rispetto agli altri materiali, permettetemi di consigliarvi questo tipo di cavi per i vostri acrobatici.

 

Preparazione dei cavi:

Vi consiglio, prima di passare alle misurazioni e al taglio, di stenderlo e metterlo in trazione per circa dieci minuti. Procedete in questo modo: legate un capo a qualcosa di solido, l’altro capo tenetelo in mano e iniziate a tirare. Esercitate una trazione decisa e costante (la forza in proporzione alla tenuta del cavo) e ad intervalli aumentate per qualche istante l’intensità per poi calarla e ricominciare. Questo serve ad assestare il cavo ed evitare che dopo qualche minuto di utilizzo vi troviate una linea più lunga dell’altra. Fatto ciò prendete il cavo e tagliatelo nella misura desiderata. Ora dovete proteggere le estremità del cavo. In gergo si chiama "Inguainare".

 

Inguainare i cavi:

Significa inserire le estremità dei cavi in un altro cavo tubolare di sezione più grande al fine di proteggerle dall’usura. Per fare ciò procuratevi del cavo intrecciato tubolare (il canale centrale deve essere abbastanza largo da poter ospitare il cavo da proteggere), di materiale sintetico (ottimo il dacron) e preparate dei pezzi lunghi circa cm.25; ora dovete far passare il filo da proteggere dentro questa guaina:. Allo scopo esistono vari metodi:

Mediante un ago da lana, al quale avrete preventivamente arrotondato la punta, e con l’aiuto di un filo sottile ma robusto, trascinate il cavo dentro alla guaina.

N.B. per ragioni di praticità le illustrazioni qui di seguito riportate sono di dimensioni ridotte rispetto alla realtà !

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Oppure mediante un filo di acciaio (ottime le corde sottili delle chitarre) piegato ad "omega". Infilate la guaina lungo il filo d’acciaio, fateci passare dalla parte opposta il cavo da inguainare e trascinate.

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Annodate stringendo con energia e ricontrollate che le due linee siano esattamente uguali. Piccole correzioni di lunghezza le potete eseguire facendo ulteriori nodi sul tratto di cavo inguainato (spazio permettendo).

 

Controlli periodici, pulizia, conservazione e trasporto dei cavi:

I cavi in genere non necessitano di una manutenzione particolare; verificate tuttavia regolarmente la superficie dei vostri cavi per rilevare eventuali smagliature o tagli e prevenire quindi improvvise rotture in volo. La pulizia è basilare per far durare a lungo i vostri cavi; la polvere che penetra tra le maglie è abrasiva e col tempo usura i cavi. Per la pulizia passateli di tanto in tanto sotto un getto di acqua e scorreteli con uno straccio pulito e asciutto su tutta la lunghezza. Alcuni consigliano di proteggere i cavi con una pellicola di paraffina strofinando una candela. Ho provato questo metodo, ma non ho riscontrato durate superiori, al contrario ho appesantito i cavi... Un buon consiglio: rovesciate di tanto in tanto i vostri cavi, cioè la parte che solitamente attaccate all’aquilone attaccatela alle maniglie e viceversa, distribuirete più uniformemente le abrasioni. I cavi vanno sempre riposti puliti e asciutti, se si bagnano con l’acqua del mare risciacquateli abbondantemente e fateli asciugare in un luogo arieggiato. Il metodo migliore per arrotolarli e trasportarli è quello di utilizzare un avvolgicavo come mostrato:

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Tiene poco spazio, è pratico e veloce e, una volta srotolati i cavi, sta in tasca. Eseguite sempre movimenti ad "otto" onde evitare che il cavo si arrotoli su sé stesso (un cavo arrotolato è come una molla). Lasciateli il meno possibile esposti ai raggi del sole ed i vostri cavi dureranno a lungo.

 

La dotazione di cavi minima ed ideale:

Avere un cavo per ogni evenienza, senza portarsi appresso "l’inutile" è una bella impresa, con la seguente lista un pilota acrobatico che vive in una zona con venti da 5 a 25 mph (parlo dei due cavi) può far fronte al 90% delle evenienze...al resto pensateci voi !

Portata Metri

Utilizzo

22 Kg 20/25 Vento leggero. Free-style, Balletto, (Precisione STACK 25/30 m)
22 Kg 10/13 Vento leggero, Free-style, poco spazio.
45 Kg 30/40 Condizioni di volo normale, Free-style, Balletto, Precisione (STACK).
45 Kg 13/15 Free-style, poco spazio.
75 Kg 33/40 Vento forte. Free-style, Balletto, Precisione (STACK)
15 Kg 4,5/5 (optional) solo per indoor.
150 Kg 40/50 (optional) solo per grandi acro con vento forte.

E’ pur sempre buona abitudine portarsi appresso una scorta di set già preparati, inguainati e misurati (fatelo almeno con i cavi che utilizzate maggiormente). La cosa peggiore credo sia (a parte dimenticarsi a casa gli aquiloni...) arrivare ad un Festival o peggio ancora in gara, rompere i cavi e passare mezza giornata a misurare, tagliare ed inguainare mentre gli altri si divertono... è un esperienza da non ripetere... a buon intenditor... ! Un ultimo suggerimento... non aggrovigliate mai i vostri cavi (e nemmeno quelli degli altri...): nuoce gravemente al sistema nervoso !