Io e i Gatti
La
mia passione per queste affascinanti ed enigmatiche creature risale all'infanzia
(fugit tempus irreparabile....sigh!) e le prime lacrime furono per
un soprammobile di ceramica raffigurante mamma gatta con pargoli che la mia
sorella novella sposa voleva portare con se nella sua nuova casa
(al piano di
sopra): non l'ebbe vinta, tanto che ancora oggi quel cimelio è qui.
Poi un
giorno nei primi anni '70 un omino muratore che lavorava da noi trovò 3
piccolissimi micini.
Ne presi due ma non durarono a lungo: uno venne investito
dall'auto del locale prete;
l'altro preferì una vita di più sano randagismo.
La svolta arrivò molti anni dopo: siamo nell'estate del 1987 e il più piccolo
dei miei nipoti trovò un gattino: indovinate dove? Ma si…vicino al classico
cassonetto della spazzatura!
Era un bel soriano, dal carattere dolcissimo,
mansueto ed anche un po' tontolone: lo chiamammo Piccioncino proprio per questo.
Non aveva paura neanche delle macchine e per questo che qualche tempo
dopo non si tolse dal ciglio della
strada quando quel (omissis) del
mio dirimpettaio
parcheggiò il suo
fuoristrada da coatto.
Risultato: venne praticamente stirato. Si sa che i gatti
hanno 7 vite…
lui probabilmente un bel po’ ne perse quel giorno.
Dato ormai
per morto, sanguinava dal naso…..non riusciva a tenersi sulle zampe.., dopo una settimana circa tornò moooolto + vispo di
prima….Quando un giorno il (omissis) di cui sopra si ripresentò col suo
gippone da coatto, il micio entrò dentro e asportò una bella sfilza di
salsicce….vanamente inseguito! Rimase con noi per circa 2 anni; poi sentì
la….vocazione religiosa ed andò a fare il chierichetto nella vicina chiesa:
passava sopra l’altare mentre il prete celebrava….., sedeva sulla sua
poltrona…. Dopo qualche tempo qui trovò la sua…ragatta….
( un Milingo ante litteram?).
Non si seppe più nulla di lui !
Nella stessa estate dell’87, davanti casa mia vennero abbandonati due micioni, dall’apparente età di circa 1 anno: un maschio bianco a chiazze grigie (Marcellino) una micia grigioscura con chiazza bianca (Miao, la futura mamma di Lucrezio e di altri stupendi mici). Riuscii a prenderli e portarli in campagna, dove dopo un breve periodo di ambientamento diventarono i signori incontrastati.
Marcellino era quello
che si suol dire un gatto – cane…..appena vedeva la mia macchina arrivare ci
saltava sopra, mi si appollaiava sulle spalle, mi seguiva dovunque e miagolava
disperato se si accorgeva che mi ero allontanato a sua insaputa…
Miao era molto altezzosa; accettava le carezze ma senza troppe effusioni, ma anche lei voleva sempre venire dietro a me e Marcellino…lo faceva capire con solenni miagolii!!. Con loro era destinata ad iniziare una dinastia felina! Vennero poi tra gli altri Lucciola, Trappolino, Lucrezio.....
Di tutti questi non ho mai avuto foto (Lucrezio a parte).
A tutti loro (alcuni caduti per ignota mano assassina) e ai gatti che ho in questo momento, che con la sola presenza mi hanno aiutato a venire fuori da momenti piuttosto bui,
voglio umilmente dedicare queste pagine......
Vai ora a conoscerli !
l'ultima arrivata: DOMIZIANA