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Il
Bologna inaugura lera dei campionati a girone
unico nel 1929-30 con lo scudetto sulla gloriosa maglia,
e anche se gli scudetti dei primi anni30 sono tutti
juventini, i rossoblu non stanno certo a guardare,
arrivano nuovi giocatori dal Sudamerica su tutti Fedullo
e Sansone, poi Andreolo, il goleador Reguzzoni, Monzeglio
, Montesanto e il Bologna vince nel 32 la Coppa
Europa, con allenatore Lelovich subentrato a Felsner nel
gennaio 1931, e nel 1934 ripete limpresa battendo
in finale lAdmira Vienna. Sono tempi di cambiamento a livello societario che si stabilizzano con la nomina prima a Commissario Straordinario poi a Presidente, di Renato DallAra, un industriale reggiano, personaggio scaltro, godereccio e poco propenso a spendere, ma che otterrà grandissimi risultati nella sua straordinaria presidenza che durerà 30 anni ! LItalia
diventa campione del Mondo nel 34 con un gol nella
finale di Schiavio e inizia con il campionato 1935-36 un
periodo doro : ben 4 scudetti ( 1936,1937,1939,1941)
e un prestigioso Trofeo dellEsposizione vinto a
Parigi con una fantastico 4 a 1 in finale con il
Chelsea, nellottobre del 38, ritorna Ermanno
.Felsner lallenatore dei primi scudetti, perché le
leggi razziali impongono allebreo Arpaid Veisz (vincitore
di 3 scudetti) di lasciare lItalia per
seguire un tragico destino. Il Nazionale
Ceresoli ha preso il posto di Gianni in porta e nasce
calcisticamente lastro Amedeo Biavati, linventore
del passo doppio: una finta in corsa che sbilanciava lavversario
e gli permetteva di crossare con precisione per la testa
di Puricelli o le chiusure a rete di Reguzzoni, diventa
Campione del Mondo nel 1938 e raccoglie il testimone
lasciatogli dallaltro bolognese Schiavio che si
ritira dopo essere stato il simbolo del Bologna per 18
anni e ottenuto un record ineguagliato : 242 gol . |
Con
lavvento della II Guerra Mondiale finisce unepoca
e il dopo ricomincia da Renato DallAra riconfermato
alla guida della società. Nel 46-47 cè lillusione
di essere tornati grandi: 7 partite senza subire gol con
in porta prima Ferrari poi Vanz, ma la netta sconfitta
con il Grande Torino (4 a 0) ci riporta alla realtà e il
5° posto finale non è da disprezzare. Cè un cannoniere lunatico, estroso e irresistibile nelle giornate di vena, Gino Cappello che in coppia con il bolognese Cervellati, consola con le sue giocate il pubblico bolognese, dal susseguirsi di campionati mediocri. Il Bologna si piazza sempre dietro le squadre dellasse Milano Torino e in un paio di occasioni si sfiora perfino il dramma della B.Lacquisto di Pivatelli che diventa cannoniere nel 55-56 con 29 reti in 30 partite, e il giovane Pascutti, che al suo esordio segna subito un gol a Vicenza, fanno da contraltare negli anni seguenti a giocatori stranieri che falliscono clamorosamente come Vukas, Maschio e Vinicio; sono gli anni della decisa contestazione al Presidente DallAra che viene sovente accusato di non spendere abbastanza e di gestire la società in modo dittatoriale. |
Ma agli
inizi degli anni 60 con larrivo di Bernardini,
si profila allorizzonte la squadra vincente,
tassello dopo tassello ai già affermati Pascutti e
Pavinato, si aggiungono i giovani Bulgarelli e Fogli e il
Dottore ( così era chiamato Bernardini, per la sua
cultura e competenza ), che allinizio era in
continua polemica con il Presidente per via del gioco,
che a parere di DallAra era sì bello, ma poco
redditizio, conquista sul campo Bologna e i suoi tifosi
con due campionati allinsegna del bel gioco e che
fa esclamare allallenatore rossoblu , al termine di
una partita vinta per 7 a 1 con il Modena in modo
perfetto: Così si gioca solo in Paradiso!.
Era il campionato 62-63, che fa registrare il record di
Pascutti che segna consecutivamente per le prime 10
giornate (12 gol); con larrivo del fuoriclasse
tedesco Helmut Haller e la definitiva consacrazione del
giovane centroavanti danese Harald Nielsen detto Dondolo,
si pongono le basi del trionfo dellanno successivo. Il problema del
portiere viene risolto con lacquisto del Nazionale
Negri e nel campionato 63-64 saranno gioie e
dolori: dopo un inizio stentato il Bologna infila una
serie di vittorie che lo porta al comando dopo il 21
di S.Siro con il Milan, ma pochi giorni dopo scoppia il
caso-doping, 5 giocatori (Pavinato, Fogli, Tumburus,
Perani e Pascutti) vengono trovati positivi. I giocatori,
lallenatore e il medico vengono squalificati e il
Bologna viene penalizzato di tre punti. La reazione della
città è quella di chi sa di subire uningiustizia
da parte dei potenti, scendono i campo le forze politiche
e sociali e soprattutto la gente comune: tutta la
città è unita. Le controanalisi dimostrano linnocenza
dei giocatori e i 3 punti vengono restituiti; il
campionato finisce con Bologna e lInter (Campione dEuropa)
al primo posto. Si rende necessario lo spareggio a Roma
il 7 giugno 64. Tre giorni prima
muore improvvisamente il presidente Renato DallAra,
mentre discute nella sede della Lega con Moratti
Presidente dellInter i dettagli per lo spareggio. Il Bologna gioca
una partita attenta tatticamente e vince per 2-0 con reti
di Fogli e Nielsen, è il settimo scudetto! Un giornale
titola: Lui ha visto ed è stato felice! |
Il
dopo scudetto è unannata infelice, il confronto
con lAnderlecht in Coppa dei Campioni si risolve
a favore dei belgi nello spareggio di Barcellona per
lancio della monetina e in campionato è unaltalena
di risultati che alimentano polemiche e dualismi nella
squadra (vedi Haller e Nielsen), e allontanano i tifosi
delusi; viene esonerato Fulvio Bernardini e si ricomincia
con nuovo allenatore ( breve parentesi
di Scopigno, poi Carniglia ) e i risultati non mancano 2°
e 3° posto, poi ogni anno la squadra perde un
pezzo di quelli del 64, e i
ricambi non sono sempre allaltezza, Bulgarelli
resta, ma vengono ceduti prima Nielsen, poi Haller e
Pascutti deve smettere come Negri, per gli acciacchi delletà
. Si alternano gli
allenatori e i presidenti per arrivare agli fine degli
anni 60 con Edmondo Fabbri in panchina e una Coppa
Italia vinta con il Torino (2-0) con doppietta di Savoldi,
che viene replicata nel 74 in una finale vinta ai
rigori sul Palermo (sempre a Roma, e tre finali vinte!);
nel 75 finisce la sua carriera Giacomino Bulgarelli,
la bandiera, dopo 17 anni passa il testimone a
Eraldo Pecci, un romagnolo cresciuto nel vivaio, che
appena impostosi come centrocampista di grande personalità,
viene ceduto frettolosamente dal Presidente Conti al
Torino, e non sarà lultimo! Il nuovo idolo di
Bologna, il cannoniere Savoldi lo seguirà e verrà
ceduto al Napoli per la cifra da capogiro di 2
miliardi! I tifosi non perdonano al Presidente Conti la
politica della cessione dei pezzi migliori, lallenatore
Pesaola guida la squadra in campionati mediocri, e così
cresce il malcontento di chi non accetta piazzamenti
anonimi della squadra. Dopo una serie di
campionati tra il 5° e 8° posto iniziano i
brividi, con salvataggi in extremis di cui è artefice
Cesarino Cervellati, chiamato spesso a sollevare le sorti
del Bologna quando tutto sembra ormai compromesso.. Nel 78-79 ci si
salva pareggiando 2-2 in modo rocambolesco in casa con il
Perugia , ed è anche lultima partita nel Bologna
di un altro giocatore simbolo: Tazio Roversi. Nel 79-80 se ne va il presidente Conti e subentra Tommaso Fabbretti, allenatore Perani e ritorno di Beppe gol Savoldi; sarebbe un campionato onorevole se la squadra non fosse coinvolta nel calcio scommesse e punita nel campionato successivo con la penalizzazione di 5 punti. La stagione 80-81 vede allenatore Radice e nonostante la penalizzazione sarà un buon 7° posto finale e tante vittorie importanti: Inter, Juve a Torino , nulla lascia prevedere quello che sta per succedere, ma in estate la squadra viene smantellata , Radice se ne va, cominciano i guai giudiziari del Presidente e così |
Lanno
1981-82 è serie B, per la prima volta nella storia
il Bologna, subisce lonta sportiva di una
retrocessione che purtroppo non sarà lunica, lanno
dopo sarà seguita dalla serie C! E troppo anche
per Angiolino Schiavio, che dalle colonne del quotidiano
cittadino scrive un articolo di fuoco, dove esprime tutto
il suo sdegno verso coloro che hanno permesso che la
gloriosa società rossoblu cadesse così in basso. Dopo la immediata
e dovuta risalita in B, seguono alcuni campionati con
tentativi di conquistare la serie A senza esito, fino al
campionato 1987-88 con Presidente Corioni, che impone un
allenatore sconosciuto : Gigi Maifredi, che vincendo lo
scetticismo generale porta uno spumeggiante Bologna in
serie A dalla porta principale, un meritato primo posto
con spettacolo e gol. In serie A dopo
un inizio difficile, il Bologna si salva con tranquillità
e lanno seguente Maifredi conquista lEuropa
prima di lasciare Bologna, per rispondere al richiamo
della sirena Juventus. Ma nel 90-91 si ritorna al passato: è un campionato che inizia male con Scoglio allenatore e si trascina fino alla fine con infortuni a ripetizione e pochezza tecnica, nonostante Radice le provi tutte, si finisce in B; uniche soddisfazioni: alcune belle partite con rimonte casalinghe in Coppa Uefa. Dopo due stagioni dove rifioriscono speranze di rinascita, con lillusione che un Presidente bolognese( Gnudi), con lappoggio di Gruppioni ci riporti presto in A, si ricade di nuovo nellinferno della C per arrivare al fallimento del glorioso Bologna nel 1993 ! |
Dalla
sentenza del tribunale rinasce il Bologna FC1909,
Presidente Giuseppe Gazzoni Frascara e il campionato di
serie C 1993-94 con Zaccheroni allenatore e Pecci
direttore sportivo nasce pieno di speranze che sinfrangeranno
nei play off contro la Spal. Al secondo tentativo la
coppia Oriali-Ulivieri subentrata a Reja
Pecci, centra lobiettivo: la risalita in B e
immediatamente dopo nel 1995-96 si festeggia la
promozione in serie A con il gol di Bresciani in Bologna
Chievo. Il primo anno di serie A è quasi
trionfale, settimo posto in classifica e buon gioco, ed
eliminazione in semifinale di Coppa Italia da parte del
Vicenza, lanno seguente, il quarto consecutivo di
Ulivieri, è altrettanto buono con lottavo posto,
che dà diritto a partecipare al torneo Intertoto, ma è
lanno anche di Roberto Baggio ingaggiato a sorpresa
con unabile operazione di mercato da Oriali e
Gazzoni allinsaputa dellallenatore, che
faticherà inizialmente ad inserirlo negli schemi, ma che
dopo qualche polemica troverà un equilibrio che porterà
il Bologna in Europa, Baggio prima ai
Mondiali di Francia, poi allInter e Ulivieri
al divorzio. Nel campionato
98-99 il Bologna di Carletto Mazzone , il nuovo
allenatore scelto da Oriali prima di andarsene sostituito
da Oreste Cinquini, vince lIntertoto e inizia una
fantastica cavalcata europea, raccoglie ovunque consensi
unanimi, e si ferma alle soglie della finale, eliminato
dal Marsiglia, con un rigore dubbio a pochi minuti dalla
fine e analoga sorte ci toccherà in Coppa Italia, sempre
eliminati in semifinale, dalla Fiorentina, questa volta
per un rigore netto non concessoci nel finale. In campionato
dopo un inizio stentato il Bologna trova un buon
equilibrio in campo con Binotto e Fontolan esterni e
Signori goleador ritrovato; la stagione si chiude
trionfalmente con la vittoria sullInter nello
spareggio per entrare in Europa. Nella stagione
1999-2000 lo staff dirigenziale decide di affidare la
squadra a Sergio Buso, allenatore della Primavera ed ex
portiere rossoblu degli anni70. Linizio è incoraggiante in Europa, ma deludente in campionato, si corre ai ripari richiamando Andersson (ceduto in estate alla Lazio), ma alla settima giornata con 7 punti conquistati, si chiude lesperienza di Sergio Buso, un allenatore preparatissimo, grande conoscitore di tattica e di uomini che non ha trovato unimmediata applicazione delle sue teorie, la squadra stenta nei risultati, ma soprattutto nel gioco: lunica vittoria il 3 ottobre 1999, giorno del 90° compleanno del Bologna:2-0 al Lecce. Si riparte con
Guidolin, nato lo stesso giorno e mese del Bologna, ex
calciatore rossoblu, nonché nostra bestia nera dai tempi
di Vicenza, il tecnico è razionale e concreto, la
persona, seria e puntigliosa; il suo esordio è vincente
in campionato e in Europa, poi cè lamara
eliminazione da parte del Galatasaray in Uefa e dellInter
in Coppa Italia . In campionato è
un susseguirsi di risultati altalenanti con vittorie a
ripetizione in casa e altrettante sconfitte in trasferta,
la difesa del Bologna è una delle meno perforate, ma lattacco
è uno dei meno prolifici della serie A, risultato:
una classifica sempre a metà strada tra i sogni (lEuropa)
e il fondo classifica. Si ha limpressione che gli infortuni a catena di Binotto, Ventola e Fontolan e letà media dei protagonisti abbiano inciso profondamente sul rendimento complessivo, i ripetuti tentativi di dare un assetto soddisfacente al centrocampo rossoblu non sortiscono gli effetti sperati, anche i rinforzi subentrati nel corso dellannata non danno la svolta al campionato del Bologna, che si può definire di transizione; la certezza su cui contare è Beppe Signori che raggiunge il traguardo dei 151 gol. Conclude una grande carriera Giancarlo Ciccio Marocchi, lultima bandiera rossoblu. |