QUADRATURA DEL CERCHIO
Tra i problemi che hanno
appassionato i matematici fin dall'antichità troviamo quelli della della rettificazione
della circonferenza (il tentativo cioè di riuscire a determinare un
segmento lungo quanto la circonferenza) e della quadratura del cerchio.
Un tentativo ben riuscito fu
quello di Archimede, il quale considerando inizialmente l'esagono regolare
inscritto e raddoppiando il numero di lati fino a 96, ottenne un valore molto
vicino a quello che adesso si conosce. Egli determinò il valore
p
= 22/7
= 3,1428.
Lunghezza della
circonferenza:
C = 2pR
Area del
cerchio:
A = pR2
valore
approssimato ( venti cifre )
di: p
=
3.1415926535897932384
MOTO CIRCOLARE UNIFORME
Un
punto materiale si muove di moto circolare uniforme se la traiettoria è una
circonferenza e la sua velocità in modulo si mantiene costante. tale punto
materiale descriverà archi di circonferenza uguali in tempi uguali.
La direzione del vettore
velocità istantanea v è
tangente alla traiettoria, il verso dipende da come il punto si muove lungo la
circonferenza, il modulo, indicando con
T il periodo (tempo che
impiega il punto materiale ad effettuare un giro) è dato dalla relazione:
Il vettore accelerazione
istantanea a ha
la direzione perpendicolare al vettore velocità, il verso è diretto verso il
centro della circonferenza, il suo modulo è:
Questa
relazione si ottiene considerando la definizione di accelerazione e considerando
la variazione di velocità che si ha nel periodo
T. Si osserva che mentre
il punto materiale si muove lungo la circonferenza di raggio R
il vettore velocità istantanea descrive una circonferenza di raggio
v, allora
Si
osserva che pur non variando il modulo del vettore velocità, esiste una
accelerazione.