Vittorio Aprea QUANDO... :::::::::::::::::::::::
Quando vedrai dalle orbite mie scarne uscire tanti vermi abbarbicati, allor ricorderai forse i miei sguardi che a te eran rivolti innamorati!
Quando dalla mia bocca disseccata vedrai poltiglia secca e terra nera, allor ricorderai quelle parole ch'essa diceva a te con fede vera!
Quando osserverai queste mie mani immote, secche, frigide e spellate, che stringono la terra umida, e molla, rimembrerai le strette che t'han date!
Quando, alfin vedrai il mio corpo immoto che palpitò per te in ogni istante e che or giace per sempre in una fossa al petto stringerai il tuo nuovo amante.
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