PAPA WOJTYLA

 

 

 

aprile 2005

 

Sabato 2 aprile 2005 muore Karol Wojtyla, in arte Papa Giovanni Paolo II.

 

Un detto afferma che “morto un Papa se ne fa un altro”,  ma c’è Papa e Papa, il pontificato di Papa Giovanni Paolo II - Karol Wojtyla non è stato come quello, ad esempio, di Pio VI – Giovan Battista Montini o come quello di Giovanni Paolo I – Albino Lucani.

 

Karol Wojtyla nasce a Wadowice in Polonia nel 1920 e nel 1978 diventa Papa della Chiesa Cattolica Romana.

 

Credo che tutti, osservando come Karol Wojtyla si è mosso durante il suo pontificato, concorderanno con me sul fatto che egli è stato principalmente un uomo di pace.

Non sono le mie, parole di circostanza! Lui ha – infatti - cercato la conciliazione fra le diverse religioni e lo ha fatto non solo a parole, ma anche nei fatti andando – ad esempio - in una Moschea (musulmana) ed al Muro del Pianto (ebraico).

 

Egli - credo - fosse consapevole che è spesso il conflitto religioso a scatenare le guerre o, quantomeno, a crearne il pretesto. In questo senso, Karol Wojtyla si è molto adoperato per favorire un dialogo sereno tra le diverse civiltà, esprimendosi nella pari dignità delle stesse.

In questo suo prodigarsi egli è stato veramente grande!!

Egli è stato un uomo di fede cattolica consapevole dell’importanza dell’armonia fra le religioni, è principalmente per questo che egli è stato e rimarrà un Uomo di Pace.

 

In Italia, la morte di Papa Giovanni Paolo II è stato oggetto di accanimento mediatico, al punto che, per diversi giorni e da prima che morisse, non si è sentito altro - o quasi - per televisione e radio; un evento spirituale si è, così, trasformato in evento mediatico, al punto da trascinare a Roma, milioni di persone, alcuni credenti ed alcuni, io penso, desiderosi – più che altro - di poter dire “c’ero anch’io”.

 

Comunque sia, questo Papa è riuscito ad avvicinare i giovani ai valori cristiani; sia che siamo o non siamo credenti, non possiamo non riconoscere a Papa Wojtyla di essere riuscito a trasmettere a molti giovani valori semplici in un mondo segnato dal consumismo e dall’edonismo.

 

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