VENETO IN CERCA DI MANO D'OPERA

 

 

Possiamo convincerci che la disoccupazione è un problema locale e non nazionale?

Beh, a giudicare da ciò che fanno aziende del Triveneto bisognose di mano d’opera, si direbbe di sì!

Cosa fanno?

Fanno selezioni di personale in Argentina o in Romania, ad esempio.

Parte un dirigente e fa colloqui in loco per scovare decine d’operai qualificati.

Un ingegnere della Manni, industria siderurgica veneta, partì – qualche mese fa – per l’Argentina con l’intento di accaparrarsi cinquanta operai di cui aveva impellente bisogno.

Nel Veneto le avevano provate tutte: inserzioni sui giornali, ufficio di collocamento, agenzie interinali: trovato nulla!!

Nel Veneto c’è il più alto numero d’occupati nell’industria e le persone che cercano veramente un impiego sono pari a zero. Le imprese che hanno bisogno di personale sono quindi costrette a cercarlo altrove. Il Veneto è la seconda regione – dopo la Lombardia – per assunzioni previste d’extracomunitari.

Ma questa Manni perché và proprio in Argentina - e personalmente – a cercare mano d’opera?

E’ presto spiegato.

Molti veneti emigrarono in Argentina, parecchi decenni fa, in cerca di fortuna. La trovarono ma ora, con la crisi economica, molte attività hanno dovuto chiudere e le banche hanno bloccato i conti per evitare la bancarotta. Ora è il momento di tornare in Italia per gli oriundi di seconda, terza o quarta generazione ( i figli o i nipoti dei veneti emigrati ).

"Si tratta di persone con radici venete , vicine alla nostra cultura quindi più facili da formare" ha dichiarato il presidente del gruppo, Giuseppe Manni.

Sono motivati, fanno molte ore straordinarie questi oriundi!!

La Manni non si è rivolta al Sud Italia, possiamo dargli torto?

Quantomeno hanno pensato di dare priorità alle ragioni del cuore, della terra, dell’operosità.

Beh, l’ordine di priorità è al contrario, sigh!!

Possiamo dargli torto?

 

 

Cosa ne pensi?

Scrivi a:

Malaguti.cinzia@iol.it

HOME PAGE