Il tumore è una di quelle malattie che generano ansie e paure.
La ricerca stà però affilando le armi e, forse, fra una decina danni avremo un vaccino terapeutico.
Lobiettivo è stimolare la reazione del sistema immunitario iniettando quantità dellantigene specifico prelevato dalla massa tumorale.
Sembra che alla base del tumore ci sia un blocco del sistema immunitario che non vede lantigene tumorale.
Cosa determina questa cecità?
Occorre rispondere a questa domanda per trovare unefficace risposta terapeutica.
Isolare ed estrarre le proteine che contengono le sostanze che identificano il tumore (antigeni tumorali) e reiniettarle nellorganismo malato per stimolare i linfociti T, ha dato buoni risultati nel 30% dei melanomi (tumori della pelle) trattati; una percentuale non trascurabile ma neanche rilevante.
Occorre individuare cosa blocca la risposta immunitaria e quali meccanismi di difesa produce il tumore per intervenire efficacemente e vincere la battaglia contro i tumori.
Dallidea terapeutica alla commercializzazione, se tutti i passaggi si concludono positivamente, passano circa dieci anni.
Prima bisogna dimostrare su poche persone che il vaccino non sia tossico per luomo.
Poi vengono scelti pazienti con caratteristiche precise, per esempio con un numero definito di metastasi di determinate dimensioni, e si verifica il comportamento del tumore allazione del vaccino.
Può verificarsi che:
Se la seconda fase della sperimentazione dà buoni risultati si entra nella terza: si testa il vaccino su larga scala, su centinaia di pazienti per non meno di cinque anni.
Prima o poi riusciremo a vincere questa terribile malattia!!!!
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