Ubaldo Garibaldi, ricercatore del CNR di Genova ha proposto lidea che, come sui pacchetti di sigarette e sulle scatole di tabacco lo Stato impone la scritta "nuoce gravemente alla salute", così su tutte le schedine e sui biglietti della lotteria si dovrebbe leggere "nuoce gravemente al portafogli".
Parto da qui per affermare che le probabilità di vincere al superenalotto o alla lotteria sono così basse che per quei pochi fortunati che riescono a vincere altri buttano via milioni che sommati diventano miliardi. Nel 1999 gli italiani hanno investito oltre 34.000 miliardi in lotterie e giochi a pronostico.
Pagare Lire 1800 (due colonne) al superenalotto per due giocate la settimana, significa pagare lanno Lire 187.200 (Lire 1800 x2 x 52 settimane); se poi consideriamo che molti fanno sistemi di gruppo con una spesa media di Lire 50.000 la settimana, diventano Lire 2.600.000 lanno, se non ci sono vincite come succede nella maggior parte dei casi sono milioni buttati via, rincorrendo un sogno.
Il rendimento medio del Superenalotto è di circa il 35 per cento, ciò significa che lo Stato destina al montepremi questa percentuale delle giocate, riservandosi il 54% degli incassi, il resto paga le spese di gestione del gioco. Una bella tassa che viene pagata volontariamente e senza fiatare!
Il rendimento non è più alto nelle lotterie (38%) o nel Totocalcio (37%). Hanno un rendimento maggiore (guadagno in rapporto alle probabilità) il gioco alla roulette (97%) e le scommesse allippodromo (dal 62% al 76%).
Insomma, a chi sogna di cambiare vita, la matematica consiglia di non giocare; ma se la tentazione del gioco è irresistibile, meglio giocare alla roulette!
Buona fortuna!
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