LEGAMBIENTE - PONTE SULLO STRETTO: 1-0

Maggio 2003

L’Unione Europea accoglie il ricorso di Legambiente contro la costruzione del ponte sullo stretto di Messina.

Legambiente sostiene che i provvedimenti attuativi dell’opera violerebbero le direttive europee sulla valutazione d’impatto ambientale e sui lavori pubblici.

La costruzione del ponte sullo stretto è un’opera colossale più d’immagine che di necessità!!!

Sono, inoltre, contraddittorie le affermazioni su chi pagherà; si va dalle dichiarazioni del consulente del Ministro Lunardi, Lanfranco Senn, per il quale lo Stato deve mettere almeno il 60% dei finanziamenti, a quelle di Berlusconi che dice che il ponte si farà senza contributi statali.

In realtà, tanto contraddittorie queste due affermazioni non sono: essendo un’opera a carico di Infrastrutture spa - la società di diritto privato ma a capitale pubblico – l’indebitamente appare nel bilancio della società ………ma ……… quando le banche verranno a batter cassa, la società si dovrà rivolgere al suo socio di maggioranza che è lo Stato. Capito?!

Che bisogno c’è, allora, di costruire un ponte che non risolve problemi, anzi ne crea?

La costruzione del ponte darebbe da lavorare a parecchie centinaia di persone?

Direi, piuttosto, che è "un piatto" molto appetitoso per le organizzazioni mafiose; il ricorso di Legambiente verte anche su problemi di trasparenza sull’assegnazione degli appalti in violazione delle norme europee sui lavori pubblici. In fondo, la maggioranza di governo è tanto forte in Sicilia anche per le tante promesse elettorali – lecite e non – spese dall’attuale governo di centro-destra.

Anche la progettazione lascia dei dubbi: nel collegato alla finanziaria sono previsti 452 milioni di euro destinati a nuovi studi; una domanda, allora, sorge spontanea: la vera progettazione è ancora da fare?! Inoltre, che dire del fatto che il Ministro Lunardi ha anche uno studio di progettazione?!

Brava Legambiente!!!

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