Novembre 2005
La
nuova testimonianza viene dall’istituzione dei “Tribunali di genere”.
Cosa
sono?
Sono
tribunali riservati alle donne che subiscono violenza tra le pareti domestiche.
“Terrorismo domestico” è il termine con il quale in Spagna vengono
definite violenze e lesioni commesse dall’uomo sulla donna. Esse sono trattate
in maniera particolare e diversa rispetto ai maltrattamenti domestici della donna
sull’uomo. Una ragione, naturalmente, c’è!
E’
il peso del problema: il 90% delle violenze domestiche è commesso dall’uomo
sulla donna.
Ben
fa il governo spagnolo a trattare il problema con più severità laddove è più
rilevante: è il genere femminile che è maggiormente vittima di soprusi
familiari e, pertanto, è la donna a dover essere maggiormente tutelata.
La
tutela è esercitata in due modi:
-
tribunale
dedicato all’esame delle denunce di provenienza femminile: il “tribunale di
genere” accoglie solo istanze presentate dalle donne, mentre gli uomini devono
rivolgersi al tribunale ordinario;
-
diversità di
pena: l’uomo violento, in caso di lesioni, subisce una pena che va da uno a
cinque anni, mentre la donna violenta, a parità di reato, è punita con una pena
che va dai sei mesi ai tre anni.
La
legge sulla violenza domestica fu approvata nel dicembre del 2004 ed i
tribunali di genere sono operativi da alcuni mesi.
Scarsa,
anzi inesistente, è stata l’informazione televisiva in Italia sull’argomento,
mentre c’è stata molta diffusione della notizia sui matrimoni gay.
Perché?
La
notizia sui matrimoni gay non genera cambiamenti nell’opinione pubblica
italiana, tradizionalmente schierata, in maggioranza, per il loro non
riconoscimento. Quindi darla o non darla (la notizia) non cambia l’ordine
sociale istituito.
La
notizia su leggi speciali contro le violenze domestiche a danno delle donne
potrebbero, invece, risvegliare sopiti desideri di giustizia domestica,
solidarietà e diritti civili.
Beh,
cara Spagna, che hai eletto questo governo così ammirevole……ti voglio bene!
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