un film: RESPIRO

 

di Emanuele Crialese

con Valeria Golino

Genere: drammatico

Anno: 2003

 

Ambientato a Lampedusa, è la storia di una donna che non vuole stare nei ranghi; è una donna che si ribella alle oppressioni sociali e per questo è considerata un po’ pazza.

Non è però la donna (Grazia) la vera protagonista del film ma il mare.

Il mare ripreso nella sua profondità, dall’alto di strapiombi e dal basso di abissi marini; un mare che rappresenta sì lo spazio in cui può galleggiare la libertà ma, anche, la profondità in cui possono avanzare le idee.

Il marito, innamorato di questa donna ribelle, non riesce a non mostrarsi imbarazzato dalla sua imprevedibilità.

Sarà il mare a riunirli in un incontro …. in profondità.

La scena finale dello sgambettio in acqua, ripreso dal basso, lascia spazio a diverse interpretazioni: felici o arrabbiati di rivederla? Grazia avrà aperto un varco nell’ottusità di tanta gente?

I dialoghi in siciliano stretto rendono meglio l’ambientazione ma non sono facili da seguire anche se, con un po’ d’intuizione, si riescono ad interpretare.

Ottima regia.

 

 

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