Gennaio
2005
Vi siete mai chiesti come abbia fatto
la scienza a raggiungere i risultati attuali e quali difficoltà abbia incontrato nel suo percorso?
Oggi la scienza ha a disposizione
strumenti informatici e tecnologici grazie ai quali gli studi e le scoperte
scientifiche procedono speditamente e con più precisione ma ieri …….
Ai tempi del medioevo si pensava che il
fulcro del corpo umano fossero le viscere e da lì si partiva per studiare
l’anatomia.
Nel Cinquecento si arrivò all’individuazione
di una procedura anatomica e di una grammatica del corpo diverse da quelle
ormai entrate nella prassi e nella didattica medica. Non era dai visceri, come
aveva prescritto Mondino, che occorreva partire nella trattazione delle parti
del corpo umano, ma dallo scheletro che - spiegava Galeno - è per il corpo ciò
che i muri sono per la fabbrica. Dallo studio dello scheletro si arrivava a
quello dei muscoli, poi alle vene, alle arterie, ai nervi ed, infine, agli
organi interni.
La comunicazione del sapere
rinascimentale veniva eseguita attraverso la teatralizzazione del corpo nella quale forte fu la collaborazione tra
i medici, depositari del sapere, e gli artisti che lo dovevano rappresentare
attraverso sculture e pitture. Per capire ciò dovete pensare che, all’epoca,
non c’erano tutti i mezzi di comunicazione di massa che abbiamo oggi (giornali,
televisione, radio, computer, internet, ecc..) e l’arte era, allora, uno dei
pochi mezzi a disposizione.
I tempi di sviluppo ed elaborazione
degli studi scientifici di quei tempi, erano – per forza – dilatati, rispetto
ad oggi, pensate che gli studi sulla
fisiologia nervosa vennero pubblicati solo nel 1791 con il “De viribus
electricitatis in motu muscolari” di Luigi Galvani.
Un’altra curiosità: è nel 1700 che
l’esercizio dell’ostetricia,
riservato fino allora alle levatrici, viene impostato su basi scientifiche e
diviene oggetto di specializzazione medica.
Un interessante viaggio nella
rappresentazione del corpo è proposto a Bologna al Museo di Palazzo Poggi in via Zamboni fino al 20 marzo 2005; la mostra ha per titolo
“Rappresentare il corpo, arte ed anatomia da Leonardo all’Illuminismo”. Sono
esposti anche otto disegni d’anatomia realizzati da Leonardo (XV – XVI secolo).
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