segnalazione o raccomandazione?

 

 

Leggendo, m’imbatto su un’affermazione di Cesare Romiti sull’argomento raccomandazioni. Egli distingue tra segnalazioni e raccomandazioni: segnalare il nome di una persona perché ha determinate caratteristiche e/o capacità è cosa diversa, dice, dal raccomandarla, è il tono che cambia ed il peso della parola è diverso.

Beh, devo affermare che la differenza mi appare molto sottile per distinguerla in maniera così netta come fa Romiti. Il foglietto dato all’ufficio personale dell’azienda X da una persona di potere, rappresenta in ogni modo una sorta di direttiva se non è accompagnata da un’affermazione del tipo "metti questo nome nel data base ma non me ne importa nulla!. Improbabile! Allora tanto vale non allungare quel foglietto e dire al "candidato" di fare una regolare domanda d’assunzione seguendo i canali ufficiali!!!

Se però il nostro raccomandante è un certo tipo di politico e siamo prossimi alla campagna elettorale…..tutto fa brodo!!

Se Berlusconi o Andreotti o Romiti o il cardinale Ruini presentano una persona per un determinato lavoro, è una raccomandazione.

Se io od un mio collega presentiamo una persona all’ufficio personale della nostra azienda per un determinato lavoro, è una segnalazione.

Il responsabile dell’ufficio personale dell’azienda X si sentirà in dovere di assumere la persona segnalata da Berlusconi ma non sarà la stessa cosa per quello segnalato da uno dei suoi impiegati.

La differenza non la fa la parola in sé ma il soggetto promotore.

Ci sono casi attuali di vincitori di concorsi e/o borse di studio che stanno ancora aspettando di essere assunti? Oppure hanno avuto il lavoro dopo lunghe attese e/o interventi di legali?

Scrivete a:

Malaguti.cinzia@iol.it