Gennaio 2003
Non sono uninsegnante ma, siccome sono curiosa di tutto, ho letto tra le righe della riforma Moratti sulla scuola.
Se volessi fare linsegnante e non avessi la laurea ma fossi in buoni rapporti con la Diocesi/Chiesa, beh, avrei ora unopportunità di diventare docente e non solo di religione.
Il disegno di legge parte dal presupposto di ridurre il precariato ma quello che ne beneficia è lidr (cioè linsegnante di religione).
Come?
A seguito daccordi antichi tra Stato e Chiesa, linsegnante di religione deve avere il benestare della Diocesi che può togliergli lidoneità. Siccome, però, il licenziamento di un docente di religione per comportamenti non adeguati (ad esempio un figlio fuori del matrimonio) cozzerebbe con la legislazione italiana (per assenza di giusta causa), i contratti per linsegnamento della religione sono annuali e, come per ogni contratto a tempo determinato, possono essere rinnnovati oppure no.
La riforma Moratti prevede che glinsegnanti di religione diventino di ruolo e, nel caso ci sia una pronuncia dinidoneità da parte della Chiesa, il docente và in mobilità ciò significa che potrà insegnere unaltra materia. Gli altri docenti che entrano in mobilità di ruolo possono insegnare una materia attinente alla laurea conseguita ma gli ex docenti di religione, dotati di una cultura generale di base ma non specialistica, cosa andranno ad insegnare?!
Insomma, mi sembra si crei un canale preferenziale e raccomandato (dalla Chiesa) in barba alla qualità dellinsegnamento!!
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