Con
La società dei consumi è la fonte
d’ispirazione degli artisti di quest’arte popolare che usa gli oggetti ed i
miti di un mondo nuovo fatto d’immagini a stampa ed a video.
In
Italia,
Nelle
loro opere, tuttavia, non c’è quell’ostentazione di simboli ed icone, non c’è
quell’esaltazione e fascinazione totale che caratterizzano
Se
i nuovi modelli sono quelli imposti dalla televisione, allora anche l’immagine
di Krusciov o il profilo di Kennedy e Fanfani, tante volte visti in
televisione, diventano oggetto di rappresentazione critica, cosicché l’osservazione
dei due dipinti (figure nere su fondo bianco) di Sergio Lombardo produce un momento d’angosciante riflessione.
Il
rito del week-end viene ben rappresentato da Silvio Pasotti nel 1965 con il suo dipinto sagomato a forma d’auto.
Adolfo Natalini, poi, ben esprime l’approccio artistico italiano
verso la società dei consumi con il suo “Esaurimento nervoso”, tempera su tela
del 1964.
La
pittura italiana abbandonerà, alla fine degli anni sessanta,
Io
credo, invece, che anche l’esaltazione è una forma di critica.
Se
vi capita, andate a visitare una mostra di Pop Art inglese o statunitense,
noterete una tale esaltazione di miti ed icone legate
al mondo della pubblicità e della televisione che vi verranno “a noia” e – così
- quell’esaltazione vi farà disprezzare la società
dei consumi.
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