Con Roberto Benigni (Pinocchio), Nicoletta Braschi (la Fata Turchina), Kim Rossi Stuart (Lucignolo), ecc….
Dicembre 2002
Roberto Benigni è un’artista che mi piace molto, non potevo perdermi il suo "Pinocchio"!!
E’ la fedele – troppo fedele - trasposizione sugli schermi del celebre racconto di Collodi: il pezzo di legno modellato da Mastro Geppetto che ne fa un burattino e che vuole diventi una brava persona. Il Grillo Parlante, la Fata Turchina, il Gatto e la Volpe, Lucignolo, …. ci sono tutti!!
Il Pinocchio di Benigni è il simbolo dell’anticonformismo e della libertà e le sue bugie sono opere di creatività. Le bugie …….hanno il naso lungo ma non sono uguali alle menzogne; nelle bugie c’è luce e dolcezza, nelle menzogne c’è buio e cattiveria.
Se vogliamo trovare un aggancio
alla realtà, possiamo guardare quel Paese dei Balocchi 
dove ci si diverte dalla
mattina alla sera, non si studia e non si và a scuola o al
lavoro ma ………si diventa degli asini, sfruttati dal
padrone che li utilizza nel circo per far soldi. Beh, vedo le
televisioni piene di veline e di programmi di scarso impegno, un
po’ come quel Paese dei Balocchi!!!! Chi è il manovratore?
Boh, vediamo un po’, …………….!!
Pinocchio diventa una brava persona, lavora sodo, studia, aiuta il padre per il quale è il bastone della vecchiaia, ma………. non è più quel burattino spensierato e felice che era; quel burattino è lì su una sedia, ormai morto!!!! Forse, nell’ultima scena – solo in quella – c’è un tocco di creatività, d’originalità rispetto al libro di Collodi. Il Pinocchio di Benigni è diventato ciò che volevano diventasse – una brava persona – e di ciò è fiero ma ha lasciato su quella sedia l’allegria del burattino. Il Pinocchio di Collodi me lo ricordo più …… moralista.
Superalativo Benigni, bravi tutti gli altri; la Fata Turchina non poteva essere più credibile e meglio impersonata.
"Pinocchio" è stato candidato all’Oscar!!!
Forse, secondo me, proprio da Oscar non è, ma sono italiana, il film è italiano ed io tifo per lui!!!
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