Danilo Mainardi, professore di ecologia comportamentale allUniversità Cà Foscari di Venezia, sostiene che essere irrazionali, nella giusta misura, può essere un modo efficiente per affrontare meglio una vita preoccupantemente transitoria. Non è possibile non dargli ragione. Questo è il meccanismo alla base delle religioni, della credenza nellaldilà, delle superstizioni.
Alla base dellirrazionale ci sono motivi biologici e culturali. Molti animali hanno consapevolezza di sé e molti hanno consapevolezza delle conseguenze del proprio comportamento su quellaltrui, certe specie di mammiferi, poi, mostrano di avere consapevolezza della morte altrui. Sono invece solo umane: la consapevolezza della propria morte e quella di mentire a sé stessi, attraverso lautosuggestione. Queste peculiarità esclusive della nostra specie hanno enorme importanza per la realizzazione di quella che definiamo "la costruzione dellaldilà". Si accetta di più la morte e si vive meglio qualora immaginiamo la vita come un esistenza che continua in unaltra vita e non finisce con la morte, anche a costo di autoingannarci.
La religione ce ne dà il pretesto e costruisce quel senso di appartenenza che rende credibile tutto il resto. La religione risponde a quella voglia di paradiso e di eternità che, visualizzata mentalmente, ci permette di affrontare meglio come dice Mainardi una vita preoccupantemente transitoria.
Rituali, credenze religiose, superstizioni permeano la vita delluomo, da sempre. Se queste forme di irrazionalità si sono tramandate nei tempi e non si sono estinte nellevoluzione della specie, un significato ci sarà: servono a rendere meno pesanti le sofferenze terrene e meno drammatica la consapevolezza della propria morte.
I problemi subentrano quando si verificano degenerazioni, esasperazioni religiose che sfociano nel fanatismo o quando il bisogno umano di credere viene strumentalizzato e/o ingannato.
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