Gennaio
2005
I Nomadi nascono nel 1963, nel 2003
hanno festeggiato i 40 anni di musica.
Il complesso negli anni si è rinnovato,
spesso per causa di forza maggiore come la morte del suo leader storico Augusto
Daolio e del suo batterista Dante Pergreffi (entrambi nel 1992).
La band, tuttavia, è riuscita a
rimanere fedele all’impegno sociale ed all’anima libera che ne caratterizzarono
l’uscita in scena, grazie – soprattutto – al sostegno morale dei suoi fans ed
alla rinnovata forza.
Ho partecipato a più di un concerto dei
Nomadi e posso dirvi che è stupefacente e commovente vedere quanto le loro
canzoni, antiche e nuove, riescano ad unire le generazioni.
Sì, perché quelle braccia che
scandiscono le parole e la musica di tante canzoni sono alzate dal cuore di
uomini e donne non più giovani ma anche dal cuore di giovanissimi; sessantenni
e ventenni intonano insieme “Ma che film la vita” o “Amore che prendi amore che
dai” o “Vagabondo” o “Quando di sarai” o “Liberi di volare”.
Forte è l’impegno dei Nomadi in campo
sociale, promotori di campagne di solidarietà come quella per i bambini
portatori di handicap causati dalle mine in Cambogia o per le bambine vittime
di sfruttamento sessuale in Vietnam.
Assistendo ad un concerto dei Nomadi
risulta subito evidente che il rapporto del gruppo con il suo pubblico è
diverso perché diretto; il pubblico partecipa non solo canticchiando ma anche
sostituendosi alla voce del complesso stesso e tante sono le dediche lette sul
palcoscenico.
Numerosi sono i fans club che
contribuiscono anche all’organizzazione degli eventi dedicati a chi, con la
musica, ha a cuore anche la solidarietà e la speranza.
La formazione è oggi composta da Beppe Carletti (l’unico rimasto della formazione
originaria) alle tastiere, Danilo Sacco alla voce e chitarra, Massimo Vecchi
alla voce e basso, Cico Falzone alla chitarra, Sergio Reggioli al violino e
percussioni e Daniele Campani alla batteria.
Il sito ufficiale del complesso è:
www.nomadi.it
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