I CONTI DEL

NARCOTRAFFICO

Aprile 2006

 

Un chilo di cocaina pagato mille dollari al produttore, viene rivenduto al dettaglio tra i 200 e i 300 dollari.

I mille dollari per il produttore, diventano due mila e cinquecento per l’intermediario che la deve esportare, con un primo incremento del 150%; nel momento in cui tocca il territorio statunitense o europeo, il prezzo è già tra i 28 mila ed i 50 mila dollari al chilo; quando arriva al consumatore, la cocaina acquista un valore di 200 mila dollari al chilo negli Usa e di 300 mila in Europa.

 

La cocaina (ma anche tutte le altre droghe) è un affare miliardario per chi la vende, ma è un tormento ed una tortura per chi la consuma, il caso Pantani la dice lunga in questo senso.

 

La lotta alla droga deve fare i conti con gli interessi dell’offerta e gli interessi della domanda, antitetici ma convergenti.

 

La Colombia è il principale produttore di cocaina ed un intero sistema economico si regge su quest’attività, osteggiata, repressa – in qualche modo - dalle autorità locali, ma con interventi spot, più per giustificare i soldi che arrivano allo scopo dagli Stati Uniti, che per una precisa e diffusa volontà politica.

E’ un fiume di denaro in piena, che travolge tutto, alimentato dagli alti guadagni e da un’organizzazione capace di modificare velocemente strategia, per sfuggire alle attività repressive.

 

Per spezzare questa catena, la repressione – così come viene fatta ora - è solo un  palliativo, necessario ma non radicale o risolutivo, per l’alta capacità dell’organizzazione di riciclarsi, di rinnovarsi.

 

Occorre agire sull’offerta, riducendone i guadagni, e sulla domanda, intervenendo sulle motivazioni.

Gli alti guadagni permettono all’organizzazione di affrontare gli alti rischi, anche economici, di quest’attività, che con guadagni ridotti non si potrebbe sostenere.

 

Come diminuire – allora - la forbice economica tra produzione e consumo e ridurre i guadagni dei narcotrafficanti? Come intervenire per ridurre la domanda?

Per ridurre i guadagni è necessario far aumentare i costi ai narcotrafficanti, con una lotta all’organizzazione continua e decisa. E’ necessario non abbassare mai la guardia nella lotta contro l’organizzazione del narcotraffico, perché, se è vero, che i costi sostenuti dall’organizzazione, vengono riversati sul prezzo, è anche vero che, tale prezzo, più di tanto, non potrà salire, perché vedrebbe ridursi la schiera dei consumatori che possono permetterselo.

Per quando riguarda gli interventi per ridurre la domanda, fare del moralismo non serve! E’ necessario – però - ricordare ai consumatori che ci sono, al mondo, tante cose piacevoli, ognuno cerchi la sua, senza bisogno di complicarsi la vita con la droga!

 

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