Regia:
Steven Spielberg
Interpreti
principali: Eric Bana, Geoffrey Rush, Daniel Craig, Mathieu Kossovitz
Sceneggiatura: Tony Kushner,
Eric Roth, Charles Rundolph
Montaggio: Michael Kahn
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Munich
è uno dei film candidati agli Oscar 2006 per il miglior film e per la migliore
regia.
A
Monaco, il 5 settembre del 1972, otto terroristi palestinesi irrompono, in
piena notte, nel quartiere della squadra israeliana ai giochi olimpici. Alcuni
atleti riescono a fuggire, altri vengono uccisi nell’irruzione, ben nove
vengono – invece – catturati e tenuti in ostaggio. Viene richiesta la liberazione
di oltre 200 connazionali detenuti in Israele. Il premier israeliano Golda Meir
non vuole trattare, le autorità tedesche prendono tempo, entrano in gioco i
tiratori scelti. Durante l’azione finale, ben poco organizzata, i poliziotti colpiscono
malamente alcuni terroristi che hanno il tempo di reagire e di uccidere i nove
ostaggi israeliani. Tre terroristi vengono catturati, gli altri sono uccisi nel
blitz.
Il
film non è incentrato sulla ricostruzione dei fatti, bensì sull’azione dei
servizi segreti israeliani tesa alla ricerca ed all’uccisione dei mandanti,
alla vendetta.
L’agente
Avner, interpretato da Eric Bana, viene incaricato di guidare la squadra che
andrà a caccia dei responsabili della strage di Monaco.
Il
film racconta la storia di questi uomini, a caccia d’altri uomini, divisi
dall’odio ma accomunati dalle stesse paure. Uomini a caccia d’altri uomini, a
loro volta cacciati.
Avner
nel colloquio finale con il capo del Mossad, finirà per porsi dei dubbi e delle
domande sulla giustezza di ciò che ha fatto: gli arabi che ha ucciso erano
veramente colpevoli? ci sono le prove? non era meglio arrestarli e processarli,
anziché innescare una spirale d’odio e di violenza?!?
Steven
Spielberg, ebreo, ha fatto un film critico verso la politica israeliana
dell’”occhio per occhio, dente per dente”. Munich è un film che può essere
definito un invito crudo e severo alla distensione.
La
comunità ebrea non ha gradito questo film, che definisce antisemita, perchè
ritiene che gli ebrei vengano messi in cattiva luce; io penso – invece – che
questo film ha il pregio di ricordare che anche gli ebrei, nonostante tutto,
possono essere tolleranti.
La
sceneggiatura e la regia sono d’ottima fattura: toni cupi ma dinamici, filmati
di repertorio che intervallano scene d’azione, ottima ricostruzione ambientale
del periodo.
Da
vedere.
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