MAREMMA!!!!!!!

 

 

Quando si dice che l’Italia è meravigliosa, siamo tutti d’accordo ma poi decidiamo di fare un viaggio all’estero. E’ vero, l’Italia è casa nostra, è vicina ed allora preferiamo affrontare da giovani i disagi di un viaggio più lontano riservando ad anni futuri le mete più vicine.

Negli ultimi tempi, però, andare lontano – cioè prendere l’aereo - non piace più come prima, terrorismo e guasti vari ci hanno un po’ frenati, grandi motivazioni permettendo.

Scopriamo, allora, le bellezze della nostra Italia!

Se amate la natura e la tranquillità dei parchi, andate a visitare il Parco Regionale della Maremma.

Vicino Grosseto si estende un Parco gelosamente protetto.

Immaginate una prateria dove i cow-boys nostrani, chiamati butteri, tengono le mandrie di bestiame, guidandole in groppa ai loro cavalli e, sullo sfondo, verso il mare, monti coperti di lecci mediterranei, quasi a proteggere il territorio dall’avanzata di un mare impetuoso che ha già risucchiato parecchi metri di spiaggia, più in là verso la pineta.

La Maremma è notoriamente l’habitat del cinghiale ma vi trovano casa anche i daini, la cui sovrabbondanza ha costretto i guardiani ad un abbattimento controllato, e le volpi che, curiose come sono, non è difficile scorgerle anche nei punti più frequentati dai turisti. I tori, poi, pascolano tranquilli nella prateria nostrana, tanto chi li tocca, grandi e grossi come sono!!

Uccelli acquatici e migratori trovano poi il loro habitat alle foci del fiume Ombrone.

La zona d’Alberese, il cuore della Maremma, era – in gran parte - una palude la cui bonifica risale all’epoca intorno al periodo fascista. Furono i veneti ad essere incentivati al trasferimento in quest’area per i lavori di bonifica. Trasferire una parte di popolazione da un’area ad un’altra significava, da una parte, dare opportunità di lavoro e, dall’altra, togliere compattezza ad una comunità che covava malumori e che poteva, di conseguenza, creare problemi. Fatto stà che abitano nel territorio della Maremma più persone d’origine – e di cognome – veneto che maremmani.

Se vi piace o vi stuzzica andare a cavallo, in Maremma trovate pane per i vostri denti; gli agriturismi mettono a disposizione cavalli per passeggiate guidate in mezzo al Parco. Se poi volete esagerare, è possibile organizzare un giro con i butteri, questo però vale solo per i più esperti cavalcatori.

Per arrivare alla spiaggia del Parco, c’è un’unica strada asfaltata ma l’accesso – in estate – è limitato per evitare sovraffollamenti.

La gestione regionale del Parco, in questi anni, ha saputo valorizzare l’area, anche attraverso la produzione biologica e lo sviluppo di prodotti tipici (vino Morellino di Scansiano, ad esempio).

Spero che chi deve, riesca a resistere a certe pressioni politiche che vogliono ridurre l’estensione del parco per finalità più o meno edilizie. La ricchezza, in quest’area, può aumentare puntanto sul commercio biologico e sull’ottenimento del marchio DOC esportabile in tutto il mondo.

Se vuoi saperne di più, scrivi a:

Malaguti.cinzia@iol.it

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