E partito da Firenze il 2 febbraio 2003 il tour teatrale di Fiorella Mannoia e si concluderà a Reggio Emilia il 29 aprile 2003.
Bene, posso perdermi il concerto di una delle più brave interpreti del panorama musicale italiano? Certamente no!
Eccomi, allora, a navigare su Internet per procurarmi i biglietti della tappa a me più vicina, quella di Modena del 15 marzo.
La cornice è quella dello splendido Teatro Storchi e complimenti agli organizzatori che hanno pensato a questo tuor nei teatri perché lacustica dei teatri non ha eguali ed agisce valorizzando una bellissima voce comè quella di Fiorella Mannoia.
Fiorella è accompagnata da ben otto musicisti di gran livello ma possiamo dire che i musicisti di gran livello sono nove perché la Mannoia suona perfettamente lo strumento della sua voce: una voce profonda, possente, modulata.
Due ore di concerto con un paio di bis finali.
Alcune canzoni ritmiche e ballabile (sic! non credevate?) vengono alternate ad altre datmosfera del vecchio repertorio.
Fiorella Mannoia è prima uninterprete poi una cantante. Non so se è per la voce o per la passione con cui interpreta ma Fiorella è una delle poche artiste che riescono ad emozionare il pubblico.
In questo tour interpreta canzoni di Vasco Rossi, Paolo Conte, Ligabue, di Pino Daniele e di Ron, suoi compagni insieme con De Gregori nel tour estivo 2002, interpreta una canzone dei Manu Chau ("Clandestino"), quindi canzoni francesi e canzoni di Ivano Fossati e di Enrico Ruggieri.
La bellissima "Quello che le donne non dicono", scritta per lei da Enrico Ruggeri, è quella con cui il pubblico più la identifica, lei la tiene per ultima ed, invitando il pubblico a cantarla ad alta voce, così lo saluta e lo commuove.
Il tuor si avvale della produzione artistica e della direzione musicale di Piero Fabrizi.
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