COME SIAMO DIVENTATI UMANI: IL LINGUAGGIO

 

 

Giugno 2002

Come nasce il linguaggio?

Se estendiamo a tutti i fenomeni dell’evoluzione, la teoria di Darwin, affermeremmo che modificazioni genetiche casuali (errori nella duplicazione cellulare), rivelatesi favorevoli alla sopravvivenza in un ambiente primitivo, ne hanno permesso il mantenimento e la riproduzione.

Il linguaggio, però, è presente in molti esseri viventi, nell’uomo è articolato ed associato a capacità cognitive e simbolismo.

Trattasi quindi di sviluppo di capacità presenti e non di cambiamento casuale evolutivo?

Ian Tattersall – curatore della Divisione d’Antropologia dell’American Museum of Natural History a New York – sostiene che l’uomo aveva un apparato vocale che poteva produrre i suoni del linguaggio articolato oltre 500.000 anni prima che i nostri progenitori la sfruttassero realmente.

Allora, il linguaggio come lo conosciamo si sarebbe sviluppato a seguito di stimoli culturali?

Ian dice che le nostre decantate capacità cognitive potrebbero essersi originate come le penne degli uccelli – nate per coprirli e proteggerli ma poi diventate funzionali al volo. Sarebbero quindi un’acquisizione insorta in un contesto prima di essere sfruttata in un altro.

A dimostrazione di ciò è l’evidenza del cambiamento delle dimensioni e della struttura di una parte dell’apparato respiratorio dell’uomo moderno rispetto a quello neandertaliano.

Nell’uomo moderno la faringe è più lunga e la laringe è più corta ed abbassata.

Un cambiamento evolutivo funzionale alla respirazione che poi è stato sfruttato per articolare il linguaggio!?!

Gli studi proseguono!

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