Agosto 2005
Il
terrorismo islamico minaccia la nostra società e ci fa sentire meno sicuri!!
La
nostra società è – però - sempre riuscita a fronteggiare ed a sconfiggere le
varie matrici terroristiche che, nel corso degli anni, si sono succedute e di
cui ogni paese ha avuto la sua “dose”: in Italia c’è stato il terrorismo delle
Brigate Rosse e quello delle stragi del terrorismo “nero”, in Inghilterra c’è
stato quello dell’IRA, in Spagna quello Basco, ecc…
Ora,
questo nuovo terrorismo è globalizzato perché non ha matrici locali, ma
internazionali, cioè mira a colpire la società capitalista nel suo insieme, i
suoi valori, le sue libertà individuali.
Riusciremo a sconfiggere il terrorismo
anche questa volta, ma dovremo usare il cervello, non solo la forza.
Le
società capitaliste producono ricchezza, ma è una ricchezza custodita
gelosamente, che alimenta sé stessa senza risolvere, così facendo, la povertà
di più di 40 Paesi nel mondo.
Siamo
società capitaliste aperte al libero mercato solo in teoria perché in pratica
siamo pronti a chiudere i nostri mercati ai prodotti provenienti dai paesi
poveri, invocando e/o applicando dazi.
Questo
succede perché i prodotti provenienti dai paesi poveri sono più economici e
competitivi dei nostri, cosicché il loro ingresso nei nostri mercati
toglierebbe profitti ai produttori interni.
Allora,
ecco le misure protezionistiche che
contribuiscono a rendere più ricchi i ricchi e più poveri i poveri.
Il
divario che si crea tra il tenore di vita dei paesi industrializzati e quello
dei paesi poveri alimenta un serbatoio di malumore e senso d’ingiustizia, di
facile presa ribelle e d’indottrinamento a fini terroristici.
Dobbiamo
sconfiggere la povertà se vogliamo sconfiggere alla radice il terrorismo
islamico!
Il
problema dell’istruzione nei paesi poveri è un altro problema che il mondo
“ricco” deve porsi se vuole veramente sconfiggere il terrorismo.
Milioni
di bambini in quei paesi non hanno la possibilità di andare a scuola,
semplicemente perché le scuole non esistono o non funzionano o sono troppo
lontane. Questi bambini cresceranno in balia dell’ignoranza, facili prede
d’indottrinamenti e reclutamenti terroristici.
I
paesi ricchi dovrebbero allora usare i fondi, che distribuiscono – in buona
fede, per lo più - a governanti corrotti,
per costruire - essi stessi - le scuole.
Dobbiamo
sconfiggere l’ignoranza se vogliamo sconfiggere alla radice il terrorismo
islamico!
Ora
mi fermo qui…….
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