L’intelligenza umana si può riprodurre artificialmente?
Se per intelligenza intendiamo la capacità di risolvere
problemi, a partire da elementi dati o fatti, anche un
programma di intelligenza artificiale, a cui siano stati forniti i fatti
rilevanti del problema da risolvere, può raggiungere lo stesso risultato.
Anzi, una rete d’intelligenza artificiale, potendo gestire
quantità di dati molto maggiori degli esseri umani e non essendo sottoposta
alle interferenze emotive umane, risulta essere molto più efficiente
dell’intelligenza umana.
Ciò succede – però - solo qualora l’intelligenza umana
introduca nella rete tutti i fatti ed i relativi pesi
necessari all’elaborazione. E’ quindi l’intelligenza umana che fornisce gli
elementi creativi necessari al funzionamento dell’intelligenza artificiale che
li deve solo elaborare e tirare delle conclusioni.
Se per intelligenza intendiamo non solo la razionalità umana ma la sinergia che comprende anche creatività,
curiosità, intuito, ecc…, beh allora ritengo improbabile che queste
caratteristiche così umane possano essere riprodotte artificialmente.
Dico questo perché io credo che la creatività, come la
curiosità e come l’intuito, siano influenzate dagli stimoli sensoriali che ci
provengono dall’ambiente, difficilmente riproducibili in una macchina.
Certo, l’intelligenza artificiale è in grado di evitare gli errori
che può commettere l’intelligenza umana, a causa delle sue emozioni.
Tuttavia, errori ed emozioni sono alla base dell’evoluzione
della nostra intelligenza, imparando dai primi ed aggiustando i secondi, la
nostra mente è cresciuta e crescerà ancora.
Forse, crescerà ancora anche grazie all’aiuto
dell’intelligenza artificiale, più efficiente di quella umana,
quando c’è da calcolare le probabilità della validità di una data ipotesi e,
quindi, arrivare in fretta alla soluzione di un problema.
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