LIBERTA' D'INFORMAZIONE IN ITALIA:

53° POSTO

 

 

Inizio anno 2004.

L’Italia risulta essere al cinquantatreesimo posto per libertà d’informazione e di stampa.

La notizia non ha avuto rilievo sui mezzi di comunicazione e ciò finisce per confermare la classifica (sigh!).

Basta, d’altra parte, ascoltare il TG di una delle due principali reti RAI per rendersene conto: notizie di superficie, lustrini e merletti, gossip, poche e tendenziose notizie sui problemi degli italiani, sulle promesse mancate (tra le altre: il premier non aveva promesso di risolvere il conflitto d’interessi nei primi 100 giorni del suo governo?!) e sui lati oscuri di questo governo di centro-destra, ben più propense ad esserne complici.

I problemi degli italiani, alle prese con il caro-vita, vengono diffusi come una percezione non reale e, comunque, anche se fosse vero, la colpa è dell’euro e di Romano Prodi (toh!).

Affermazioni queste facilmente smentibili perché, se fosse colpa dell’euro, il problema del caro-vita sarebbe generalizzato a tutti i paesi che hanno introdotto questa moneta, cosa che non è successa nei paesi che hanno attuato seri meccanismi di controllo sui prezzi come la Germania, come la Francia, ecc..

Allora, il problema – ora – più sentito dagli italiani, anziché essere affrontato e risolto, viene – come una patata bollente – rigettato dall’altra parte, in cerca di un capro espiatorio delle incapacità di questo governo di affrontare i problemi reali degli italiani.

Se ciò non basta, ci pensano alcuni politici ad interpretare i dati ISTAT (l’Istituto Italiano di Statistica) dicendo che il caro-vita degli italiani è una loro fantasia, è un problema di percezione perché, in realtà, i prezzi mediamente …non sono aumentati! Il nostro capo del governo – poi – supera tutti affermando che gli italiani sono diventati …..più ricchi!! ….sarà che per carnevale ogni scherzo vale!?!

Come potrebbe l’Italia non essere al 53° posto per libertà d’informazione quando le voci critiche vengono puntualmente censurate: Sabina Guzzanti, Santoro, Biagi, ecc..

Sabina Guzzanti ha dovuto ripiegare recitando in teatro il suo RAIOT dopo che la direzione RAI ha deciso di non mandarlo in onda …. perché troppo veritiero!

Santoro e Biagi stanno ancora aspettando di avere un loro spazio televisivo dopo essere stati cacciati per faziosità.

Di questi giorni è poi la denuncia televisiva di Lucia Annunziata, Presidente di garanzia Rai, che ha affermato che i consiglieri del c.d.a. della stessa Rai vengono spesso chiamati al telefono dal premier Berlusconi che cerca di influenzarli su nomine e programmi.

Beh, siamo solo al 53° posto!!

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